Malta

notte di terrore a Ħamrun: le ultime parole di Brandon prima di morire

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Una notte di sangue e terrore a Ħamrun. Lisa Pace ha assistito con i suoi occhi all’omicidio del figlio, Brandon Pace, 21 anni. Un attimo prima era in piedi, ferito ma ancora vivo. Un attimo dopo, un colpo alla schiena lo ha fatto crollare a terra. Le sue ultime parole? Un addio straziante alla madre e alla fidanzata Jessica Bilocca.

“Mi ha guardata, ha guardato Jessica e ha detto ‘Vi amo’. Poi… è morto.”

Davanti alla corte, Lisa Pace ha raccontato in lacrime quei momenti che non dimenticherà mai. A processo ci sono Kurt Grech, 31 anni, noto come “in-Nemes”, e suo padre, Joseph Grech, 61 anni, entrambi di Pietà, accusati dell’omicidio del giovane. Ma le accuse non finiscono qui: oltre all’omicidio volontario, i due devono rispondere di possesso illegale di coltelli, turbamento della quiete pubblica e minacce rivolte a Lisa Pace e alla compagna della vittima.

E c’è un altro dettaglio che rende questa storia ancora più macabra: Jessica Bilocca, che ha avuto un figlio con Kurt Grech, è rimasta ferita nell’attacco. Anche su questo punto, Grech è sotto accusa. Suo padre, invece, avrebbe minacciato la sorella della vittima, Donna Pace, puntandole un coltello. Entrambi gli imputati si dichiarano non colpevoli.

Quella tragica notte del 2 aprile 2017, la tensione si è trasformata in un bagno di sangue in Giovanni Barbara Street, Ħamrun.

Tutto è iniziato con una telefonata. Lisa Pace ha raccontato che era in cucina con Brandon, Jessica e il figlio della ragazza quando il giovane si è alzato per andare a farsi una doccia. Pochi minuti dopo, Jessica ha ricevuto una chiamata dalla madre di Kurt Grech. L’aria si è surriscaldata subito: insulti, urla, accuse. Poi una seconda chiamata, questa volta sul telefono di Lisa. Il litigio è continuato, sempre più violento.

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E poi, le ruote di un’auto che stridono sull’asfalto. Lisa si è affacciata al balcone: due auto erano parcheggiate proprio sotto casa. Kurt Grech e i suoi genitori erano lì. Urlavano, provocavano. Gli insulti si sono fatti personali. Hanno persino rinfacciato a Lisa il suo passato con la droga.

“Non volevo che mio figlio vedesse tutto questo,”  ha raccontato. È uscita di casa e ha detto a Jessica di tenere Brandon lontano da quella scena. Ma ormai era troppo tardi. Il ragazzo è sceso comunque.

Brandon era furioso. Indossava solo un costume da bagno e stringeva un coltello. La situazione è degenerata in pochi secondi. Donna Pace, la sorella di Brandon, è arrivata in macchina proprio mentre la lite esplodeva. Ha provato a fermare il fratello, a calmarlo, ma nessuno è riuscito a placare la furia di quella notte.

Lisa ha visto tutto: Kurt e Brandon si sono affrontati. La lotta è finita a terra. Quando suo figlio si è rialzato, era coperto di sangue.

“Si è alzato, camminava a fatica, poi si è appoggiato al muro,”  ha detto tra le lacrime. Ma il colpo di grazia doveva ancora arrivare.

Lisa ha sentito dei passi. Ha visto Joseph Grech avvicinarsi a Brandon e colpirlo alla schiena con un coltello. Il giovane è crollato a terra, senza più forze.

“Ho urlato ‘L’hanno ucciso, l’hanno ucciso!’, e Joseph ha risposto: ‘Lasciatelo morire’.”

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L’aula è piombata nel silenzio. Poi, all’improvviso, l’avvocato della difesa ha chiesto di interrompere la testimonianza. Giuria e testimone sono stati fatti uscire.

La difesa ha insinuato che Lisa Pace fosse sotto effetto di droghe. Gli avvocati hanno dichiarato di volerle chiedere quando fosse stata l’ultima volta che aveva assunto stupefacenti e se fosse disposta a sottoporsi a un test antidroga. Il pubblico ministero Kaylie Bonett ha accusato la difesa di voler solo screditare la testimone.

Quando la testimonianza è ripresa, l’avvocato Katheleen Grima ha iniziato un duro controinterrogatorio. Ha chiesto se Brandon avesse accoltellato Kurt per primo. Lisa ha confermato.

Poi, un’altra domanda: Brandon aveva un procedimento giudiziario in corso? Lisa ha risposto di sì.

Grima ha provato a mettere in dubbio le dichiarazioni di Lisa, facendo notare possibili discrepanze tra le sue versioni.

“Ero sotto shock quando è successo l’incidente.”

Le è stato chiesto cosa fosse accaduto a Kurt Grech dopo che Brandon lo aveva colpito. Lisa ha risposto con una sola frase:

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“La mia mente era solo su mio figlio.”

Alla fine, la domanda più attesa.

“Sta ancora facendo uso di droghe?”

Lisa non ha risposto.

“Prima di venire qui oggi, ha preso droga?”

“No.”

“E quando è stata l’ultima volta?”

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Silenzio.

In aula, gli esperti forensi Marie Therese Camilleri Podesta e Sarfraz Ali hanno presentato i risultati dell’autopsia: Brandon Pace è morto per le numerose coltellate ricevute. Sedici ferite su tutto il corpo. Petto, spalle, fianchi, cosce, schiena. Le più letali? Quelle al petto e alla schiena.

Il medico legale Mario Scerri ha confermato che anche Kurt Grech era stato accoltellato al petto. Una ferita profonda, abbastanza grave da poter aver colpito un rene.

Gli avvocati Roberto Montalto, Katheleen Grima ed Edward Gatt difendono gli imputati, mentre Rachel Tua e Ishmael Psaila rappresentano la famiglia della vittima. Il caso è portato avanti dai procuratori Kevin Valletta e Kaylie Bonett.

Il processo continua sabato mattina.

Foto: Times of Malta

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