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Malta

notte di follia a Hamrun: un coltello, un omicidio e troppi dubbi

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Un padre disperato, un figlio coperto di sangue e una notte di follia che si è conclusa con un omicidio. Joseph Grech, 61 anni, è accusato di aver accoltellato alla schiena Brandon Pace, 21 anni, ma, secondo la difesa, il suo unico intento quella sera era calmare suo figlio Kurt, 31 anni, noto come in-Nemes . Solo dopo averlo visto ricoperto di sangue, avrebbe impugnato un coltello e colpito. Ma il suo avvocato insiste: non è detto che sia stato il suo colpo a uccidere Pace.

In aula, l’avvocato Roberto Montalto ha descritto gli attimi concitati di quel 2 aprile 2017 in Giovanni Barbara Street, Hamrun. Secondo la difesa, Joseph Grech non avrebbe avuto alcun ruolo nella lite iniziale, ma avrebbe semplicemente seguito il figlio per cercare di calmarlo. I testimoni raccontano che quando la situazione è degenerata – con mattonelle lanciate e urla – lui avrebbe tentato di riportare la calma. Ma poi, la scena drammatica: Kurt Grech, il figlio, si scontra con Pace, e quando Joseph lo vede ricoperto di sangue, la paura prende il sopravvento.

Afferrando un coltello che non aveva portato con sé, Joseph avrebbe colpito Pace alla schiena. Ma qui nasce il dubbio: quale delle ferite alla schiena è stata fatale? Gli esperti dicono che una di queste “potrebbe”  aver ucciso Pace, ma la ferita letale è stata quella al petto, che gli ha perforato il cuore.

L’accusa, tuttavia, non fa sconti. Joseph Grech e suo figlio Kurt si dichiarano non colpevoli di omicidio volontario, possesso illegale di coltelli, disturbo della quiete pubblica e minacce nei confronti della madre della vittima, Lisa Pace, e della sua compagna Jessica Bilocca, che ha avuto un figlio con Kurt Grech. La tensione tra le due famiglie era alta da tempo e quella sera, secondo la difesa, Kurt sarebbe andato a Hamrun proprio per proteggere il figlio dopo un’accesa lite tra Jessica e sua madre.

“Perché portava dei coltelli?” Questa è la domanda che l’accusa pone in aula. La difesa risponde: perché temeva Pace, lo considerava “pericoloso” . Ma questo basterà a scagionarlo?

Il processo è ancora in corso e la battaglia legale si fa sempre più intensa. A difendere gli imputati ci sono gli avvocati Roberto Montalto, Edward Gatt e Kathleen Grima, mentre la famiglia della vittima è assistita dagli avvocati Rachel Tua e Ishmael Psaila. L’ufficio del Procuratore Generale è rappresentato dagli avvocati Kevin Valletta e Kaylie Bonett.

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