Joseph Muscat torna sotto i riflettori e, con il suo solito stile combattivo, accoglie con entusiasmo l’idea di riaprire l’indagine sul caso Egrant. Il messaggio è chiaro: “Dimostrerò ancora una volta che i teorici del complotto sono fuori strada”
. Un colpo diretto a chi da anni alimenta sospetti e accuse.
In una replica ufficiale inviata martedì al Times of Malta tramite il suo avvocato Charlon Gouder, l’ex primo ministro non ha risparmiato toni provocatori. “Ci sono quelli che potrebbero sostenere che ora il caso Egrant debba essere riaperto”, ha dichiarato, aggiungendo con tono sfidante: “Come ho detto più volte, inclusi quei periti del tribunale che già pregustavano altri fondi pubblici: fatemi questo favore! Non ho nulla da nascondere e sarà una nuova occasione per ridicolizzare i teorici del complotto”
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Questa dichiarazione arriva in un momento cruciale, in risposta a un articolo che sottolineava il ruolo chiave di un esperto del tribunale, Miroslava Milenovic, nella controversa inchiesta Egrant del 2018. L’inchiesta, voluta dallo stesso Muscat, cercava di chiarire le accuse che legavano la società offshore Egrant a sua moglie Michelle. Eppure, dopo mesi di indagini, il verdetto fu un nulla di fatto: le firme erano falsificate e le testimonianze, compresa quella esplosiva di Maria Efimova, si rivelarono piene di “significative discrepanze”
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Ma la figura di Milenovic non si limita a questa inchiesta. Ha infatti avuto un ruolo decisivo anche nel caso della concessione ospedaliera firmata dal governo Muscat, una vicenda che ha portato accuse penali contro l’ex premier e altri. Tutti gli imputati, compreso Muscat, continuano a proclamare la loro innocenza.
La scorsa settimana, Muscat ha mosso accuse pesanti contro Milenovic, sottolineando che, nonostante fosse stata descritta come “commercialista forense”
, non possedeva un regolare titolo di contabile, né nel caso Vitals né in quello Egrant. Un dettaglio che, secondo lui, mina la credibilità del lavoro svolto.
Nonostante l’ingiunzione del tribunale che gli vieta di commentare il caso penale in corso, Muscat non si tira indietro nel ricordare che, nel caso Egrant, il magistrato non si è limitato a seguire il parere degli esperti: “Il magistrato ha confrontato versioni, posto domande e fatto le sue valutazioni per produrre un rapporto indipendente”.
L’ex primo ministro sottolinea inoltre di non aver mai avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con Milenovic in aula, lamentando il fatto di essere stato “la vittima di un incastro nel caso Egrant”. Ma non finisce qui: Muscat, con il suo spirito da combattente, lancia una sfida che sa di minaccia. In un’intervista di luglio 2023 aveva infatti dichiarato: “Un buon pugile deve saper incassare tanto quanto colpire. Ma poi sarò io a colpire”
, sfidando i suoi critici a richiedere una nuova inchiesta, promettendo però di citarli in giudizio una volta scagionato.
Foto: Jonathan Borg