Morte sospetta al Mt Carmel: paziente trovato in una pozza di sangue

Un orrore senza fine al Mt Carmel Hospital, dove un uomo è stato trovato in una pozza di sangue lo scorso 13 luglio. Ora, uno dei pazienti dell’ospedale psichiatrico è accusato di omicidio.

Jesmond Gatt, 54 anni, giaceva privo di sensi sul pavimento della stanza che condivideva con altri due detenuti. Poche ore più tardi, la notizia che nessuno voleva sentire: Gatt non ce l’ha fatta, è morto a causa delle gravi ferite riportate. Ma quello che è davvero inquietante è che tutto è avvenuto nella sezione forense dell’ospedale, che non è gestita dal personale medico, ma dalle autorità carcerarie.

Proprio così, le prigioni controllano una parte del Mt Carmel! E mentre si cerca di capire cosa sia accaduto esattamente, il direttore delle prigioni, Chris Siegersma, ha dichiarato che l’Agenzia dei Servizi Correttivi era stata informata del fatto che “la vittima era scivolata e aveva battuto la testa.”  Una versione che non convince, soprattutto considerando la dinamica degli eventi.

Jesmond Gatt, originario di Ħamrun, non era un volto nuovo per le forze dell’ordine. Lo scorso aprile, infatti, era stato accusato di aver appiccato un incendio all’ingresso principale di una casa a Ħamrun, dove all’interno si trovava un anziano. Le immagini di videosorveglianza avevano ripreso Gatt mentre tentava di dar fuoco alla porta. Al suo primo tentativo, le fiamme non si erano propagate, ma lui non si era arreso: tornò sul luogo per ritentare, stavolta con successo, almeno fino all’arrivo delle autorità.

Gatt aveva un lungo curriculum criminale alle spalle, con una condanna a quattro anni di carcere già scontata. Eppure, lo scorso 9 luglio gli era stata concessa la libertà su cauzione, e tutto quello che lo separava dalla libertà era il pagamento di 500 euro da parte della sua famiglia. Ma il destino aveva piani diversi per lui. A pochi giorni dal suo rilascio, la morte lo ha colto nel modo più cruento.

Foto: [Archivio Times of Malta]

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