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Malta

morte di Mangion: inquietanti dettagli emergono dal pronto soccorso di Mater Dei

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La morte di Stephen Mangion, un ex agente di polizia di 55 anni, ha scosso l’intera nazione, portando alla luce dettagli inquietanti che lasciano senza fiato. Sabato mattina, una fila interminabile di testimoni ha invaso la stazione di polizia di Sliema, in via Rudolph, per deporre davanti al magistrato Joe Mifsud, mentre l’inchiesta sulla tragica fine di Mangion prendeva una piega drammatica.

Non solo le testimonianze, ma anche i filmati delle telecamere di sorveglianza del Centro di Salute di Floriana e della sala emergenze del Mater Dei sono stati acquisiti dagli inquirenti, aggiungendo nuovi elementi ad una vicenda già oscura.

Secondo le prime ricostruzioni, Mangion si era recato al Centro di Salute di Floriana cercando aiuto per dolori al petto. Da lì, gli era stato detto di dirigersi al pronto soccorso del Mater Dei con la sua auto privata. Ma le nuove rivelazioni svelano un dettaglio cruciale: fonti vicine all’inchiesta hanno confidato al Times of Malta  che i filmati mostrano chiaramente Mangion che viene trasportato al Mater Dei da un amico, e non alla guida della propria auto.

Mercoledì sera, il destino ha giocato la sua mano più crudele. Mangion è morto nella sala d’attesa del pronto soccorso del Mater Dei, proprio mentre aspettava di essere visitato dal personale medico.  Il suo funerale si è svolto sabato mattina presso la maestosa Basilica di Nostra Signora del Monte Carmelo a Valletta, un addio che ha lasciato tutti con un nodo in gola.

L’inchiesta ha ascoltato una miriade di voci: esperti medici e forensi, agenti di polizia, medici e infermieri in servizio quella notte fatale, operatori del 112 e persino il personale delle ambulanze. Ogni dettaglio potrebbe essere la chiave per svelare la verità.

Ma la vicenda si tinge di ulteriori ombre sui social media, dove la morte di Mangion ha scatenato un’ondata di indignazione e sospetti. Un profilo Facebook chiamato Manuel Debono, apparso nel gruppo Il-Kotra, ha sostenuto di aver assistito a una scena scioccante. Mangion, secondo quanto affermato da Debono, sarebbe entrato nel pronto soccorso, si sarebbe avvicinato alla reception lamentando dolori al petto, ma sarebbe stato costretto ad aspettare. “È uscito, è caduto a terra ed è morto nell’area di attesa… è stato solo allora che sono corsi da lui e l’hanno portato dentro, ma era troppo tardi!” ha dichiarato Debono in un post che ha fatto il giro della rete.

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Ma c’è un colpo di scena: il Times of Malta  non è riuscito a rintracciare il profilo di Debono. E fonti vicine all’inchiesta credono che il profilo sia stato cancellato. Gli investigatori sospettano che quel messaggio possa essere opera di un profilo falso, e ora l’unità di cybercrime della polizia sta passando al setaccio i social per smascherare l’autore.

Le circostanze che hanno portato alla morte di Mangion sono diventate un tema di acceso dibattito nazionale , con personalità politiche di spicco come l’ex deputato del PN Jason Azzopardi e il portavoce dell’opposizione Adrian Delia che non hanno esitato a puntare il dito contro il degrado del sistema sanitario maltese.

Ma il Ministro della Salute Jo Etienne Abela non è rimasto in silenzio. Ha dichiarato che il governo è già al lavoro per risolvere la grave carenza di personale nel reparto di emergenza. Non solo: Abela ha annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta, i cui risultati saranno resi pubblici, nella speranza di fare luce su una vicenda che ha scosso l’intero Paese.

Foto: [Archivio Times of Malta]

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