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Malta

molestia in ascensore a St. Julian’s: imprenditore libico condannato e deportato

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Uno scandalo ha colpito il cuore di St. Julian’s, dove un uomo d’affari libico ha osato molestare due giovani turiste britanniche all’interno dell’ascensore di un lussuoso hotel. Shallouf Ahmed Mahamoud, 32 anni, non ha avuto scampo: poche ore dopo il vile atto, è stato arrestato e portato davanti al magistrato. La sua colpa? “Aver compiuto atti sessuali non consensuali, terrorizzando le sue vittime e infrangendo la loro intimità.”

Tutto è accaduto in un attimo. Le due ragazze erano dirette verso la piscina sul tetto dell’hotel quando Mahamoud, con una disinvoltura scioccante, ha allungato la mano e ha iniziato a toccare una delle due in maniera inappropriata, mentre lei, paralizzata dalla paura, non riusciva a reagire. Il predatore ha poi abbandonato l’ascensore, come se nulla fosse accaduto.

Le vittime, ancora tremanti, si sono immediatamente precipitate alla reception per chiedere aiuto e visionare i filmati delle telecamere. E proprio in quel momento, il destino ha voluto che il molestatore attraversasse la hall dell’hotel. Una delle ragazze, con prontezza di spirito, ha afferrato il suo telefono e ha registrato tutto. Pochi minuti dopo, un rapporto alla polizia e l’arresto di Mahamoud erano cosa fatta.

Davanti al giudice, l’imprenditore non ha potuto fare altro che ammettere la sua colpa: “Ho compiuto atti sessuali non consensuali, facendo vivere alle due donne attimi di terrore.”  Le sue parole non sono servite a salvarlo da una condanna. La magistrata Claire Stafrace Zammit, con fermezza, ha sentenziato due anni di prigione, pena sospesa per quattro anni, e ha emesso un ordine di protezione a favore delle vittime, intimando all’uomo di non cercare in alcun modo contatti con loro.

Ma non è finita qui: il tribunale ha ordinato la sua immediata deportazione in Libia. Mahamoud, che pensava di farla franca, si trova ora a dover fare i conti con le conseguenze delle sue azioni.

L’accusa è stata rappresentata con determinazione dagli avvocati Cynthia Tomasuolo e Miriayah Borg, insieme all’ispettore Michael Vella, mentre l’avvocato Nicholas Mifsud ha assunto la difesa dell’imputato.

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Foto: [Archivio Times Of Malta]

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