Glenn Micallef, il candidato che potrebbe diventare il prossimo Commissario Europeo per la Gioventù, lo Sport e la Cultura, ha promesso al Parlamento Europeo di portare una rivoluzione all’interno delle politiche comunitarie. Se la sua candidatura verrà approvata, Micallef intende mettere al centro del suo mandato temi caldissimi come l’empowerment dei giovani, il benessere e, non ultimo, l’uguaglianza di genere.
In un questionario sottoposto prima dell’attesissima audizione del prossimo mese, ha esposto i suoi piani ambiziosi: vuole abbattere le barriere generazionali, dare voce ai giovani nei processi democratici e combattere le disuguaglianze di genere con azioni concrete. “Rafforzare la nostra società e il nostro modello sociale sarà al cuore del mio lavoro per promuovere l’equità intergenerazionale in Europa,” ha dichiarato con decisione. “Per farlo, continuerò a lavorare per rendere i bambini e i giovani d’Europa veri agenti di cambiamento, capaci di fare la differenza in termini di sostenibilità e solidarietà intergenerazionale.”
Il Parlamento Europeo sottoporrà Micallef ad un’audizione serrata e, se riceverà l’approvazione, ricoprirà l’incarico di Commissario per l’Equità Intergenerazionale, la Gioventù, la Cultura e lo Sport.
Giovani protagonisti nelle decisioni
Micallef ha promesso di applicare il meccanismo dell’UE chiamato “youth check” per assicurarsi che tutte le iniziative della Commissione con rilevanza giovanile tengano conto delle loro reali esigenze e prospettive. Questo non sarà solo un gesto simbolico: Micallef è intenzionato a coinvolgere i giovani in maniera concreta, facendoli diventare i veri protagonisti del cambiamento. Ha inoltre dichiarato che, nei primi 100 giorni del suo mandato, creerà un Consiglio Consultivo Giovanile del Presidente e organizzerà regolari Dialoghi sulle Politiche Giovanili con i commissari. E come se non bastasse, ha annunciato un potenziamento del programma Erasmus+, già amatissimo dai giovani di tutta Europa.
Micallef non si ferma qui: ha giurato di lottare per ridurre le disuguaglianze di genere, promuovere il rispetto reciproco e avanzare verso una vera parità attraverso la diplomazia culturale e sportiva a livello internazionale.
La disillusione politica tra i giovani
Con una visione lucida e determinata, Micallef ha dichiarato di voler combattere un fenomeno preoccupante: la crescente disillusione politica tra i giovani. I dati parlano chiaro, il loro livello di fiducia nelle istituzioni democratiche sta crollando. Per lui, il problema non si risolve da solo: dietro a questa sfiducia ci sono fattori inquietanti come i tentativi di regimi autoritari e attori non democratici di seminare divisioni e minare i valori democratici in Europa. “La disinformazione e la manipolazione online stanno peggiorando la situazione,” ha sottolineato, “amplificando la polarizzazione e generando un senso di insicurezza tra i giovani.”
Ha promesso un impegno a lungo termine per identificare e risolvere le radici profonde di questa disillusione, a partire da un’azione coordinata contro la disinformazione.
Troppo tempo davanti agli schermi e Intelligenza Artificiale
Tra le sue priorità, anche l’allarmante aumento del tempo passato davanti agli schermi. Micallef ha rivelato che intende portare avanti un’inchiesta a livello europeo per esaminare gli impatti più vasti dei social media sul benessere dei giovani. Ma non si ferma a osservare i problemi: vuole azioni concrete, come spingere per maggiori investimenti nell’alfabetizzazione digitale e mediatica. Il suo obiettivo? Dare ai giovani europei le competenze necessarie per navigare in sicurezza nel mondo digitale e affrontare in maniera critica le complessità dei social media e della tecnologia.
E non finisce qui. Micallef ha dichiarato di voler supportare il settore culturale, promuovendo l’uso dell’Intelligenza Artificiale in modo tale da preservare la creatività umana e la diversità culturale. Ha poi affermato con fermezza che lavorerà per massimizzare il contributo del settore culturale all’economia dell’UE e al benessere dei cittadini, sostenendo le PMI culturali e creative affinché rimangano competitive. “Condivido le preoccupazioni sulle condizioni di lavoro degli artisti e dei lavoratori nel settore culturale e creativo,” ha ammesso, “e organizzerò una tavola rotonda di alto livello con tutte le parti interessate per tracciare insieme il futuro.”
Lo sport come strumento di inclusione
Micallef ha chiarito che lo sport sarà uno dei pilastri della sua azione, con un occhio di riguardo per questioni scottanti come la sotto-rappresentazione delle donne nella governance sportiva, i discorsi d’odio, l’abuso, la discriminazione, la corruzione e il doping. Vuole fare dello sport un mezzo accessibile a tutti, soprattutto a chi ha meno opportunità, perché “lo sport può essere un potente strumento per sviluppare competenze sociali e personali nei giovani.”
Infine, Micallef ha presentato piani per proteggere i bambini e i giovani nel sistema giudiziario, garantendo che i loro diritti siano tutelati in tutte le procedure. Ha promesso di affrontare questioni cruciali come il cyberbullismo, l’odio online e la radicalizzazione, con una particolare attenzione alla protezione della salute mentale dei giovani. Non solo: si è anche impegnato a collaborare per l’attuazione della direttiva contro la violenza sulle donne, che criminalizza specifiche forme di violenza online, e a lavorare per proteggere i minori dagli abusi sessuali, assicurando che i sistemi giudiziari siano davvero a misura di bambino.
Foto: [Archivio Times Of Malta]