Un’ondata di protesta scuote il sistema sanitario maltese! I medici del Mater Dei Hospital, guidati dall’Associazione dei Medici di Malta (MAM), hanno deciso di alzare la voce contro quella che definiscono una crisi senza precedenti nella gestione dei posti letto. In un gesto clamoroso, la MAM ha ordinato ai propri membri di interrompere immediatamente i trasferimenti di pazienti verso ospedali privati, dichiarando un’emergenza industriale.
In un’email incendiaria inviata al Ministero della Salute e ottenuta dal Times of Malta, la MAM ha denunciato il caos amministrativo e ha imposto ai medici di attenersi alle procedure ufficiali, vietando ogni trasferimento senza approvazione preventiva. “I medici non devono consigliare o partecipare ai trasferimenti verso ospedali privati, ma ammettere tutti i pazienti al Mater Dei”
, si legge nel messaggio.
Questa dichiarazione arriva appena due giorni dopo che il Ministero della Salute aveva annunciato una partnership con tre ospedali privati, nel tentativo di ridurre i tempi di attesa presso il pronto soccorso del Mater Dei. Ma per la MAM, queste iniziative violano accordi sindacali firmati, accusando l’amministrazione di prendere decisioni unilaterali e di ignorare il parere del sindacato.
La protesta si estende anche alla gestione interna. La MAM ha evidenziato numerose irregolarità nella nomina di dirigenti senior, definendole contrarie all’accordo collettivo con il governo. Inoltre, la situazione lavorativa dei medici di base è precipitata: molti hanno abbandonato i centri sanitari a causa di condizioni insostenibili. “I servizi sono al collasso e i tempi di attesa sono inaccettabili”
ha dichiarato la MAM, aggiungendo che i medici non stanno nemmeno ricevendo il diritto di prendere ferie.
Nel frattempo, il Ministro della Salute Jo Etienne Abela ha assicurato che sono in corso misure per affrontare la crisi. Tra le iniziative promesse, un incremento di 600 posti letto al Mater Dei, che porterebbe il totale a 1.800, e un piano per ridurre i tempi di attesa al pronto soccorso e rilocalizzare alcuni servizi. “Il mio obiettivo è aumentare la capacità del Mater Dei e garantire un servizio più rapido ed efficiente”
ha dichiarato Abela.
Ma basteranno queste promesse a risolvere una situazione che sembra sull’orlo del collasso? La crisi del sistema sanitario maltese continua, e la tensione tra medici e amministrazione è alle stelle.
Foto: Archivio Times of Malta