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Malta

Mandato ritirato: John Spiteri torna libero dopo anni di battaglia legale

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Una svolta clamorosa ha messo fine a una lunga battaglia legale: John Spiteri, un uomo di 58 anni di Qrendi, ha lasciato il tribunale come un uomo libero dopo che le autorità italiane hanno ritirato il mandato di arresto europeo a suo carico. Accusato di traffico internazionale di droga, Spiteri aveva trascorso più di due anni e mezzo tra appelli, udienze e continui colpi di scena.

Tutto era iniziato nel 2021, quando un tribunale di Catania aveva emesso un mandato di arresto europeo, accusando Spiteri di aver trasportato droga dall’Albania all’Italia e di averla trafficata anche a Malta. Arrestato l’11 giugno 2022 a Malta, Spiteri era stato portato davanti al tribunale per il processo di estradizione. Quasi tre settimane dopo, però, il Tribunale dei Magistrati aveva respinto la richiesta delle autorità italiane a causa della mancanza di documentazione cruciale.

Ma la storia era ben lontana dall’essere conclusa. L’Ufficio del Procuratore Generale aveva impugnato la decisione, ottenendo l’annullamento del rifiuto in appello. Un nuovo magistrato, nell’agosto dello stesso anno, aveva dato il via libera all’estradizione. I legali di Spiteri, Franco Debono e Charles Mercieca, avevano subito presentato ricorso, denunciando potenziali violazioni dei diritti umani, in particolare riguardo alle condizioni disumane delle carceri italiane.

Nel frattempo, mentre i tribunali continuavano a discutere il suo destino, Spiteri era stato rilasciato su cauzione per tre volte. L’ultima risaliva al settembre 2022, quando il giudice Aaron Bugeja aveva sottolineato che “la custodia cautelare prima del processo è ammissibile solo nella misura in cui vengono rispettati i diritti dell’individuo a un processo equo.”

Tra tribunali penali e corti costituzionali, il caso aveva visto nuovi sviluppi nel gennaio 2024, quando la Prima Sezione Civile aveva respinto le lamentele di Spiteri sui diritti umani. Questa decisione era stata confermata anche in appello nell’ottobre dello stesso anno, aprendo apparentemente la strada per l’estradizione.

Eppure, i suoi avvocati non si erano arresi. Sostenendo che le autorità italiane non avessero fornito dettagli sufficienti sulle condizioni carcerarie, avevano presentato nuovi procedimenti costituzionali. “La situazione di Spiteri non era diversa da quella di Paul Philippe Al-Romaniei, il cui caso aveva portato a una decisione di rigetto di estradizione” avevano argomentato, facendo riferimento a un precedente giudiziario del luglio 2024.

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Poi, il colpo di scena. Solo pochi giorni fa, le autorità italiane avevano notificato il ritiro del mandato d’arresto europeo. Con questa nuova svolta, i legali di Spiteri avevano immediatamente richiesto un’udienza urgente, sottolineando che “la base legale e fattuale per la sua estradizione era ormai inesistente.”  Giovedì sera, durante un’udienza straordinaria, la Corte d’Appello, presieduta dalla giudice Consuelo Scerri Herrera, aveva confermato ufficialmente il ritiro del mandato e dichiarato illegale qualsiasi ulteriore detenzione.

“Quando un mandato europeo viene ritirato, la corte deve ordinare il rilascio dell’individuo,”  avevano ricordato i suoi avvocati. E così era stato. Spiteri aveva lasciato il tribunale da uomo libero, ponendo fine a una delle vicende giudiziarie più controverse degli ultimi anni.

Foto: Shutterstock

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