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Malta-Sicilia: il secondo interconnettore che cambierà tutto

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L’Italia ha finalmente acceso la luce verde su un progetto che promette di trasformare il futuro energetico di Malta: il secondo interconnettore tra Malta e la Sicilia è ufficialmente approvato. Questo grande traguardo, annunciato con entusiasmo dal Ministro dell’Energia Miriam Dalli, segna un passo cruciale per garantire sicurezza energetica e sostenibilità ambientale al paese.

L’approvazione del secondo interconnettore non rappresenta solo una garanzia per l’approvvigionamento, ma apre la strada a una crescente quota di energia rinnovabile locale , ha dichiarato Dalli, visibilmente soddisfatta. Ha inoltre espresso il suo ringraziamento al Ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per il supporto determinante che ha reso possibile il via libera al progetto.

Un’opera titanica che collega Malta e Sicilia, con un cavo di 245 kV che si estenderà per 122 chilometri, di cui ben 99 sul fondo del mare. Il percorso unirà Magħtab e Ragusa, creando il secondo collegamento diretto tra Malta e la rete energetica europea. Dopo il via libera delle autorità regionali siciliane e della Planning Authority maltese a gennaio 2024, ora tutto è pronto per dare il via ai lavori.

Interconnect Malta, l’ente statale che sovrintende l’intero progetto, ha già messo in moto i primi ingranaggi, assegnando numerosi appalti. Tuttavia, rimane in sospeso il contratto più importante, un’operazione da 185 milioni di euro per la costruzione e l’installazione della parte sottomarina del cavo, ancora in fase di valutazione.

L’ingegnere Joseph Vassallo, responsabile di divisione presso Interconnect Malta, ha confermato l’avanzamento dei lavori già avviati a Malta. La costruzione delle condotte a Magħtab è già in pieno svolgimento. Questo successo ci permette di iniziare a breve i lavori sul tratto di 21 chilometri tra Marina di Ragusa e Ragusa, in Italia, e successivamente nel canale tra i due Stati , ha spiegato.

Questo ambizioso progetto, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (2021–2027), promette di cambiare le regole del gioco per Malta, portandola verso un futuro energetico più sicuro e sostenibile.

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Foto: Jonathan Borg

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