Una nuova centrale elettrica diesel temporanea è pronta a scendere in campo, garantendo che Malta non rimanga mai al buio, nemmeno di fronte a un guasto delle sue principali fonti energetiche. L’annuncio è stato fatto martedì dal presidente esecutivo di Enemalta, Ryan Fava, che ha rivelato i dettagli di questo progetto straordinario e urgente.
Con un costo impressionante di 37 milioni di euro, a carico dei contribuenti, la centrale da 60 megawatt è stata completata lunedì. Ma non è solo il suo costo a far discutere: questa centrale è destinata a essere il salvagente energetico di Malta fino a quando il tanto atteso secondo interconnettore sottomarino con la Sicilia non sarà operativo. E quando succederà? Non prima della fine del 2026 o, nella migliore delle ipotesi, all’inizio del 2027.
UNEC Ltd, l’azienda di proprietà della Bonnici Bros che ha ottenuto l’appalto per la fornitura della centrale temporanea, aveva il compito di renderla operativa già a luglio. Ma il mese scorso Fava ha spiegato che l’impianto sarebbe stato effettivamente avviato solo a metà agosto.
La centrale è arrivata a Malta, nel porto franco, a fine luglio ed è stata rapidamente installata a Delimara. Il contratto prevede che UNEC gestisca l’impianto per un periodo di 27 mesi.
In un periodo in cui i generatori come quello acquistato da Enemalta sono più richiesti che mai nel Mediterraneo, Fava ha affermato: “Molti generatori sono stati inviati in Ucraina per mantenere l’energia elettrica lì. Siamo stati fortunati a riuscire a trovare un impianto”
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Nonostante le recenti difficoltà legate ai blackout, Enemalta ha assicurato che Malta dispone di energia sufficiente per soddisfare la domanda. I problemi, infatti, sarebbero dovuti a una rete di distribuzione non adeguata.
Questa centrale di emergenza, gestita da UNEC, è quindi una misura temporanea ma essenziale, pensata per evitare che il Paese resti senza energia nel caso in cui una delle sue principali fonti venga meno.
Foto: Matthew Mirabelli