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Malta in difficoltà: il divario educativo cresce, i giovani pagano il prezzo più alto

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I giovani maltesi stanno pagando un prezzo altissimo: mentre l’accesso all’istruzione superiore cresce, le competenze di base sono in caduta libera. I dati freschi dell’Education and Training Monitor 2022  della Commissione Europea rivelano una realtà sconfortante: l’educazione a Malta non è all’altezza delle aspettative e c’è una grande emergenza che non si può più ignorare.

Nel rapporto si legge che un terzo degli studenti maltesi di 15 anni non è in grado di affrontare con successo le sfide di base in matematica, lettura e scienze. “I ragazzi registrano performance inferiori rispetto alle ragazze” , spiegano gli esperti, ma il problema non si limita a un semplice divario di genere. Anche i giovani provenienti da famiglie più agiate non sono al sicuro: il 17,2% non raggiunge il livello minimo in matematica, il 19,9% in lettura e il 14,2% in scienze. La situazione non cambia, anzi peggiora, quando si analizzano le scuole statali, dove il 40,6% degli studenti non ha nemmeno le competenze di base in matematica.

In contrasto, le scuole paritarie registrano una performance migliore, con il 25,5% di studenti che non raggiungono il livello richiesto, mentre le scuole indipendenti si distinguono come le migliori, con solo il 16,7% di studenti in difficoltà. Ma i numeri non si fermano qui: la disparità nei risultati scolastici rispecchia una separazione netta tra scuole statali, paritarie e indipendenti, influenzata dal ceto sociale degli studenti. “Questi risultati riflettono la distribuzione diseguale di studenti provenienti da ambienti socio-economici svantaggiati e privilegiati tra le scuole statali, paritarie e indipendenti, suggerendo un sistema scolastico stratificato” , si legge nel rapporto. La soluzione proposta? Un sostegno mirato per le scuole con una maggiore presenza di studenti provenienti da famiglie in difficoltà economiche.

La questione non si limita a un basso livello di competenze, ma coinvolge anche il benessere degli studenti. Un dato inquietante emerge dal rapporto: un quarto degli studenti maltesi ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo almeno una volta al mese. La situazione è allarmante quando si considera che solo il 63,6% degli studenti si sente parte della propria scuola, il dato più basso di tutta l’Unione Europea. “Gli studenti che si sentono parte della comunità scolastica ottengono risultati migliori, con un punteggio medio superiore di 25 punti rispetto ai loro coetanei” , evidenziano gli autori dello studio.

C’è però un aspetto positivo: il tasso di assenteismo scolastico è in calo, con una riduzione del 16% dal 2018. Tuttavia, il 28,5% degli studenti ammette di saltare almeno un giorno di scuola nelle ultime due settimane. Un segnale che qualcosa nel sistema educativo continua a non funzionare.

Nonostante le difficoltà nel settore delle competenze di base, c’è una nota positiva che emerge dall’istruzione superiore. La partecipazione degli studenti a corsi di laurea è aumentata notevolmente, con quasi la metà dei maltesi tra i 25 e i 34 anni (46,3%) che possiede una qualifica terziaria, superando la media dell’Unione Europea (43,1%) e raggiungendo l’obiettivo nazionale del 45% per il 2030. Ma attenzione: non tutto brilla. Malta continua a soffrire una grave carenza di laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM). Solo il 15,4% dei laureati maltesi ha conseguito un titolo in questi settori, contro il 26,6% della media europea. E le disparità di genere sono scioccanti: solo il 30% dei laureati in STEM sono donne, e solo l’8,1% delle donne ha scelto di seguire un percorso STEM nel 2022.

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Il capitolo dell’apprendimento permanente segna un piccolo progresso: nel 2022, il 39,9% degli adulti maltesi tra i 25 e i 64 anni ha partecipato a programmi di educazione e formazione, rispetto al 32,8% del 2016. Tuttavia, il divario tra i gruppi più istruiti e quelli meno qualificati rimane ampio, con il 65,9% degli adulti altamente qualificati coinvolti in percorsi di formazione, contro appena il 16,3% degli adulti con basse qualifiche.

Infine, nonostante l’alta percentuale di occupazione, Malta continua a soffrire di un disallineamento tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle effettivamente possedute dai lavoratori. “Nonostante l’alto tasso di occupazione, a Malta sono ancora diffusi disallineamenti orizzontali e verticali delle competenze, con gravi carenze in settori cruciali come trasporti, servizi professionali, ICT, turismo, ospitalità, commercio al dettaglio e manifatturiero” , avvertono gli esperti. Un segnale che non può essere ignorato, se Malta vuole davvero allinearsi agli standard europei.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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