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Malta

Malta, crisi nel settore edile: oltre il 60% degli operai bocciati all’esame per la licenza

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Più di due terzi degli operai edili maltesi falliscono l’esame teorico obbligatorio per ottenere la licenza professionale. Una cifra sconvolgente che solleva pesanti dubbi sulla qualità del settore delle costruzioni a Malta. L’Associazione dei Professionisti della Sicurezza e Salute sul Lavoro (MOSHPA) ha espresso “grave preoccupazione” per i risultati disastrosi, che non solo svelano le criticità strutturali, ma pongono interrogativi inquietanti sulla sicurezza e sugli standard professionali in un settore già sotto accusa.

Il dato shock? Muratori con decenni di esperienza – alcuni con 40 anni di carriera – non riescono a superare l’esame teorico riformato, che fa parte di un processo di licenza in vigore da oltre 150 anni, ma recentemente aggiornato. Da agosto, l’esame è gestito dalla Building and Construction Authority (BCA), e sebbene il test copra materie come salute e sicurezza sul lavoro, legislazione edilizia, geometria, tecnologia del cemento e altre tematiche tecniche, il tasso di fallimento è semplicemente inaccettabile.

L’esame, che comprende domande a risposta multipla e sì/no, si è rivelato una vera e propria barriera, anche per chi ha lavorato nel settore per decenni. Questo test non è solo un rito burocratico: è la chiave per ottenere la licenza professionale che permette di lavorare nel settore delle costruzioni. Eppure, il fatto che così tanti muratori non siano riusciti a superarlo fa emergere una realtà preoccupante: la formazione e le competenze sono decisamente carenti. Il tutto in un momento critico, segnato dalla tragica inchiesta sulla morte di Jean Paul Sofia e dalla recente introduzione della licenza per appaltatori, pensata per garantire maggiore supervisione nel settore.

MOSHPA ha definito questa situazione “insostenibile” e ha lanciato un appello urgente al governo e alla BCA, chiedendo che venga creato un gruppo di lavoro con esperti in salute e sicurezza per rivedere il processo di licenza. Non solo: l’associazione ha richiesto una revisione del framework dell’esame, l’introduzione di misure temporanee per colmare le lacune di competenze e una maggiore trasparenza nel rilascio delle licenze.

La critica è arrivata anche per la risposta della BCA, che ha dichiarato che è “prematuro” discutere di queste problematiche mentre l’esame è ancora in corso. Una risposta che, secondo MOSHPA, è del tutto inaccettabile.

“Questa risposta è inaccettabile. Le questioni riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro, la trasparenza e l’azione tempestiva sono imprescindibili,” ha dichiarato l’associazione.

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I recenti crolli di edifici, alcuni dei quali hanno causato morti, sono stati citati come una prova evidente della necessità urgente di riforme. Non c’è più tempo da perdere.

“La sicurezza dei lavoratori e del pubblico deve rimanere una priorità assoluta, con riforme urgenti per rafforzare l’impegno del settore edile nel rispetto delle normative, della competenza e della responsabilità,”  ha concluso MOSHPA.

Foto: Chris Sant Fournier

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