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Malta chiamata a fermare le armi per Israele: l’ADPD chiede sanzioni decisive

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Una chiamata all’azione forte e chiara quella lanciata dall’ADPD: Malta deve chiudere le porte del suo mare alle navi che trasportano armi destinate a Israele! Il partito Verde non si ferma qui: Sandra Gauci, leader del movimento, è decisa a spingere il governo maltese a imporre sanzioni contro Israele, esattamente come aveva fatto contro la Russia durante l’invasione dell’Ucraina nel 2022.

Durante una conferenza stampa carica di emozione e rabbia, tenutasi sabato mattina, l’ADPD ha puntato il dito contro Israele, accusandolo di perpetrare un vero e proprio “genocidio”  contro i palestinesi di Gaza. Gauci, fiera e determinata, non era sola. Al suo fianco, Samuel Vella, segretario generale aggiunto e presidente della sezione giovanile del partito, ha portato avanti un messaggio chiaro: il governo maltese deve condannare gli attacchi israeliani al Libano e riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina.

E non è tutto. Gauci ha lanciato un duro monito all’Unione Europea: “Malta deve dimostrare di fare sul serio. Non basta parlare, bisogna agire!”  Secondo la leader dell’ADPD, l’UE deve immediatamente interrompere la vendita di armi a Israele e imporre sanzioni sui prodotti fabbricati nei territori occupati illegalmente in Cisgiordania.

Un appello che non lascia spazio a interpretazioni: l’ADPD vuole che Malta prenda una posizione chiara e netta su questo conflitto, portando la questione fino ai banchi del parlamento maltese. La richiesta è semplice ma potente: sanzioni e blocco delle armi.

Foto: ADPD

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