Connect with us

Malta

Malta, appello disperato: una madre sfida le nuove regole edilizie

Published

on

Isabelle Bonnici, madre distrutta dal dolore per la perdita del figlio Jean Paul Sofia, ha lanciato un appello carico di rabbia e disperazione contro il governo. Il motivo? Una decisione che potrebbe mettere in pericolo altre vite: l’eliminazione dell’obbligo di avere costruttori presenti a tempo pieno sui cantieri.

Pubblicata silenziosamente durante le festività natalizie, la nuova normativa è una delle due modifiche al settore edile recentemente introdotte. Oltre a permettere ai costruttori di non essere presenti costantemente sui cantieri, le regole prevedono anche che chi fallisce l’esame per ottenere la licenza possa comunque operare dopo una semplice valutazione da parte di una commissione.

“Perché non volete proteggerci e proteggere i nostri figli?” ha scritto Bonnici in un post carico di indignazione sui social“Dove sono gli esperti e i politici di buona volontà? Siamo destinati a continuare a costruire con lavoratori non qualificati, pagati una miseria, solo per arricchire i potenti e gli avidi?”

Il dolore di Isabelle è accompagnato da un’amara consapevolezza: “L’edificio che ha rubato la vita a mio figlio era costruito da falegnami. Chi sa quali altri edifici sono stati costruiti da queste stesse persone?” La sua voce, un grido di allarme, si unisce a un appello accorato alla popolazione: “Non ho più nulla da perdere, ma voi sì. Alziamoci insieme per fare di Malta un posto più sicuro e pulito.”

Non è solo una questione personale: Isabelle ricorda come l’inchiesta pubblica dello scorso anno abbia evidenziato falle gravissime nel sistema. Jean Paul Sofia, ha stabilito l’indagine, è morto in un cantiere essenzialmente privo di regolamentazione, mai visitato da ispettori o autorità competenti. La stessa inchiesta ha definito la situazione normativa maltese come “un caos legislativo”  che ha contribuito a questa tragedia.

Eppure, il governo ha giustificato la decisione spiegando che “il mercato è più grande rispetto al numero di costruttori autorizzati”, e che la modifica alle regole darà “un po’ di respiro” ai contrattisti che operano su più cantieri contemporaneamente.

Advertisement

Ma per Isabelle Bonnici questa è una giustificazione inaccettabile. Concludendo il suo appello, ha dichiarato: “Chi si assumerà la responsabilità? Chi pagherà quando perderemo un’altra vita preziosa? Lascerete che mio figlio e le altre vittime siano morti invano?”

Foto: Karl Andrew Micallef

Continue Reading