Economia

L’inflazione rallenta a marzo, con i generi alimentari che causano la maggiore spinta al rialzo

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A marzo si è mantenuto un rallentamento dell’inflazione.

La crescita dell’inflazione ha continuato a rallentare a marzo, aumentando dell’1,9% rispetto al 2,3% di febbraio, ha dichiarato martedì l’Ufficio Nazionale di Statistica.

A marzo, il maggior contributo al rialzo dell’inflazione annuale è stato dato dall’indice dei prodotti alimentari (1,10 punti percentuali), in gran parte dovuto all’aumento dei prezzi dei take-away.

Tassi di inflazione del Mata. Fonte: NSO.

Il secondo e il terzo contributo maggiore sono stati misurati nell’indice Altri beni e servizi (0,41 punti percentuali) e nell’indice Cura della persona e salute (0,33 punti percentuali), principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti per la pulizia e degli articoli per l’igiene personale, rispettivamente.

I contributi al ribasso sull’inflazione annuale sono stati registrati nell’Indice dei trasporti e delle comunicazioni (-0,58 punti percentuali) e nell’Indice dell’abbigliamento e delle calzature (-0,15 punti percentuali), principalmente a causa dei prezzi più bassi dei servizi di telefonia mobile e degli indumenti, rispettivamente.

Tassi di inflazione a marzo, rispetto a marzo 2023 e febbraio 2024.

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