Domenica è stata concessa la libertà su cauzione a un uomo che si è dichiarato non colpevole di una serie di accuse che vanno dai reati finanziari alle minacce.
L’uomo, che ha 56 anni ma il cui nome non può essere pubblicato per ordine del tribunale, era in tribunale accompagnato dalla sua famiglia.
È stato accusato di aver svolto attività commerciali senza autorizzazione e di usura.
Inoltre, è stato accusato di aver fatto pagare un’altra persona, il cui nome non può essere menzionato per ordine del tribunale. È stato anche accusato di aver usato male le apparecchiature di comunicazione.
Gli avvocati difensori Franco Debono e Lenox Vella hanno sottolineato che il prestito era una transazione legittima attraverso la quale l’imputato voleva aiutare la presunta vittima che si trovava in gravi difficoltà finanziarie.
Non ci sono state assolutamente minacce e, come l’imputato ha spiegato nella sua deposizione, ha detto alla presunta vittima che dovevano parlare e che non avrebbe dovuto portare con sé i figli per non coinvolgerli in questioni da adulti.
Non l’ha mai intesa come una minaccia. Ma la vittima l’ha interpretata come tale e ha denunciato l’imputato.
Debono ha detto che la vittima aveva anche un lavoro fisso come guardiano ed era disposta a rispettare le condizioni di libertà provvisoria che sarebbero state imposte.
Ha sostenuto che la vittima si stava anche sottoponendo a un trattamento farmacologico, quindi non sarebbe stata facilmente intimidita.
L’ispettore Michael Vella si è opposto alla libertà su cauzione per il timore di alterare le prove, dato che la presunta vittima doveva ancora testimoniare.
Dopo aver ascoltato le osservazioni, il magistrato Yana Micallef Stafrace ha concesso all’imputato la libertà su cauzione a fronte di un deposito di 1.000 euro e di una garanzia personale di 20.000 euro.
Ha inoltre imposto un ordine di protezione a favore della vittima e della sua famiglia.
