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L’imputata aggredisce il co-accusato durante l’udienza per la rapina nella gioielleria di Żurrieq

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Una donna accusata insieme a due uomini della violenta rapina a mano armata avvenuta sabato scorso in una gioielleria di Żurrieq si è scagliata ferocemente contro uno degli uomini, lanciando insulti e affermando che “quello” aveva addossato tutta la colpa a lei e agli altri co-accusati.

Donna Borg Sciberras, 29 anni, che ha dichiarato di essere senza casa e senza lavoro, ha suscitato un certo scalpore prima dell’inizio dell’udienza.

La donna dai capelli corti e tatuati, in pantaloncini, top a fiori e infradito verdi, era seduta al banco degli imputati insieme ai suoi due complici in attesa dell’inizio dell’udienza, quando improvvisamente si è scagliata contro l’uomo più giovane che sedeva più lontano da lei.

“Quello ha dato tutta la colpa a noi”, ha gridato e insultato, sibilando mentre diversi agenti di polizia intervenivano per trattenerla, mentre altri conducevano il suo obiettivo fuori dall’aula fino a quando la situazione non fosse tornata sotto controllo.

Il drammatico episodio è scoppiato prima dell’inizio dell’udienza e prima che il magistrato di turno prendesse posto al banco.

“Calmati Donna, smettila”, ordinarono gli agenti,

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Ripristinata la calma e l’ordine, Donna Borg Sciberras si è seduta in silenzio, ma visibilmente nervosa.

L’accusa ha fornito una breve panoramica dell’incidente e di come la polizia sia arrivata ai sospettati.

Intorno alle 19.30 del 25 agosto è giunta alla stazione di polizia di Żurrieq una chiamata per una presunta rapina alla gioielleria.

Quando la polizia ha raggiunto il negozio, la porta era chiusa a chiave ma il proprietario, Joseph Carabott, 67 anni, era ancora dentro.

È stato necessario forzare la porta e la vittima è stata portata in ospedale in condizioni critiche.

Domenica i tre sono stati rintracciati in un’abitazione di Sliema.

Hanno cercato di fuggire ma sono stati poi catturati.

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Oggi pomeriggio Borg Sciberras, insieme ai cittadini marocchini Mohamed Anas Boualam, 37 anni, installatore di tapparelle residente a Żebbug, e Zouhair Hadoumi, 27 anni, operaio del settore idrico ed elettrico residente a Sliema, si sono dichiarati non colpevoli di tentato omicidio, lesioni personali gravi, detenzione della vittima contro la sua volontà, furto aggravato, porto di coltello durante il reato, danni intenzionali a proprietà di terzi e rifiuto di obbedire a ordini legittimi della polizia.

Borg Sciberras è stato accusato separatamente di aver violato un decreto di cauzione emesso il mese scorso da una Corte di Magistratura e di recidiva.

Tutti e tre sono stati assistiti da due avvocati con assistenza legale che non hanno presentato alcuna richiesta di cauzione in questa fase.

Gli avvocati dell’AG Anthony Vella e Kaylie Bonett, insieme agli ispettori Shaun Pawney, Lydon Zammit, Jonathan Cassar e Stephen Gulia hanno portato avanti l’accusa.

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