Un dramma che ha scosso le aule di giustizia: la Corte d’Appello ha confermato un risarcimento record di 171.000 euro per Ivan Camilleri, ex giornalista di punta di Allied Newspapers, accusato di licenziamento ingiustificato. La ragione? La compagnia non avrebbe seguito le procedure disciplinari previste. Ma attenzione: il colpo di scena non finisce qui. Camilleri aveva chiesto un risarcimento supplementare di ben 55.700 euro, ma la corte ha bocciato la richiesta, attribuendo al giornalista parte della responsabilità per quanto accaduto.
Allied Newspapers, editore del celebre “Times of Malta”, si è vista respingere la propria difesa. Il licenziamento di Camilleri, avvenuto nel dicembre 2019, era avvenuto in seguito a un suo presunto coinvolgimento in un’inquietante fuga di notizie a favore di Yorgen Fenech, l’imprenditore coinvolto nel caso dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Ma le ombre non finiscono qui: Camilleri era anche stato accusato, secondo quanto riportato da MaltaToday, di aver rubato in un supermercato di Naxxar. Accuse che, per lui, erano del tutto infondate.
Nonostante le gravissime accuse, Camilleri ha fatto ricorso, avviando una disputa legale contro il suo licenziamento, dichiarandolo ingiusto e privo di fondamento. E la giustizia gli ha dato ragione: un tribunale gli ha infatti assegnato un risarcimento di 171.000 euro, sostenendo che la compagnia avesse agito in modo affrettato e senza seguire il contratto collettivo di lavoro, violando così i diritti del giornalista. Tuttavia, il tribunale non ha escluso completamente la responsabilità di Camilleri, attribuendogli il 25% di colpa per il suo licenziamento, citando il suo “atteggiamento irrispettoso” nei confronti dei colleghi e di altre persone coinvolte.
Ma la battaglia legale non era ancora finita. Camilleri e Allied Newspapers hanno entrambi fatto appello contro la decisione. Ma il verdetto della Corte d’Appello, presieduta dal giudice Lawrence Mintoff, è stato chiaro: la sentenza di primo grado è stata confermata in pieno. Nulla è cambiato: Camilleri ottiene i 171.000 euro, ma la sua richiesta di ulteriori 55.700 euro viene respinta.
Un processo che non solo ha messo in evidenza le dinamiche interne di una grande testata, ma ha anche sollevato interrogativi sulle modalità di gestione dei licenziamenti e delle dispute legali nel mondo del giornalismo. La storia di Camilleri, tra accuse e risarcimenti, è destinata a far discutere ancora a lungo.
Foto: Matthew Mirabelli