Malta

libero dopo l’attacco alle figlie della ex: la scarcerazione di Dalli sconvolge Malta

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Due ore prima di sferrare un attacco brutale contro le figlie della sua ex compagna, di appena 12 e 15 anni, Nazzareno Dalli – noto come Ronald – aveva postato su Facebook una serie di foto con una parola spaventosa: “vendetta” . Il macabro avvertimento è ora al centro di una controversia che ha sconvolto l’opinione pubblica, dopo che il tribunale ha deciso di concedere la libertà su cauzione all’uomo, suscitando un’ondata di indignazione.

Il dramma si è consumato il 9 marzo, quando Dalli ha fatto irruzione in una casa in Triq San Tumas a Marsa, accanendosi contro le due ragazzine. La più piccola ha “miracolosamente sopravvissuto” all’aggressione, nonostante le ferite che le hanno causato una perdita di sangue del 40%. La sorella maggiore è riuscita a scappare, con ferite lievi, rifugiandosi disperatamente sul tetto per sfuggire alla furia dell’uomo.

E mentre la comunità si interrogava sulla decisione del tribunale di rilasciarlo, l’Avvocatura Generale ha subito fatto sapere che farà appello per richiedere nuovamente l’arresto dell’imputato. Ma il danno è fatto e le critiche sono esplose.

L’Associazione dei Lavoratori Sociali Maltesi (MASW) ha preso una posizione forte, dichiarando che la scarcerazione di Dalli dimostra una “grave carenza” nella protezione delle persone vulnerabili, soprattutto i minori, nella società maltese. In una nota, hanno affermato con fermezza: “Crediamo che la sicurezza della comunità, in particolare quella dei bambini, debba essere la priorità assoluta per i tribunali nelle decisioni di concessione della cauzione.”

E hanno continuato con toni duri: “Decisioni di questo tipo possono non solo mettere a rischio l’incolumità fisica delle vittime di violenza, ma anche causare un ulteriore trauma psicologico. Soprattutto quando gli episodi coinvolgono membri della famiglia.”

L’associazione ha poi dichiarato che la scelta di concedere la libertà su cauzione a un uomo accusato di tali atti sembra suggerire che la sicurezza e il benessere di sopravvissuti e bambini non siano una priorità. Un messaggio allarmante per una comunità che si aspettava maggiore tutela.

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La MASW ha infine esortato le autorità giudiziarie e legali a riflettere sulle gravi implicazioni di simili decisioni, soprattutto quando riguardano minori e vittime di violenza. Hanno chiesto misure immediate per garantire alle vittime e alle loro famiglie il supporto e la protezione necessari, affinché siano sempre prioritari il benessere fisico e psicologico delle persone vulnerabili.

Foto: Times of Malta

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