Un appello accorato e pieno di speranza è stato lanciato domenica dall’arcivescovo Charles Scicluna, che ha chiesto ai ministri degli Esteri che si riuniranno a Malta per l’incontro OSCE di trasformare questa occasione in un momento decisivo per la pace mondiale. Le sue parole, rivolte ai fedeli durante la messa nella maestosa Basilica di Cristo Re a Paola, sono state un invito a superare la retorica vuota e puntare a risultati concreti.
“Preghiamo affinché questo incontro non sia solo un’occasione per una foto, dove le persone sorridono senza cambiare nulla,” ha esordito con forza l’arcivescovo. “Preghiamo per essere strumenti di pace, proprio come lo siamo stati nel 1989: un luogo dove le nazioni si incontrano per dialoghi genuini e per lavorare per la pace.”
Un messaggio che risuona forte in vista del 5 e 6 dicembre, quando Malta accoglierà il Consiglio Ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). All’evento parteciperanno i ministri degli Esteri di ben 57 Stati membri, con l’isola che diventerà così un crocevia diplomatico di estrema importanza.
Ian Borg, Ministro degli Esteri maltese, avrà il ruolo centrale di presidente a rotazione dell’OSCE. Tra i partecipanti, spicca la figura controversa del Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, la cui presenza segnerà la sua prima visita ufficiale in territorio dell’UE dal febbraio 2022, quando la Russia ha dato inizio all’invasione dell’Ucraina. La sua partecipazione non mancherà di suscitare grande attenzione e, probabilmente, non pochi dibattiti.
Foto: L-Arċidjoċesi ta’ Malta – Ian Noel Pace