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Malta

La zia di Yorgen Fenech si espone: nuove tensioni sul caso Caruana Galizia

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Una rivelazione esplosiva scuote il processo contro Yorgen Fenech, l’uomo al centro di uno dei casi più controversi di Malta: la sua zia, Monica Fenech, si è presentata in tribunale dichiarandosi pronta a fare da garante per la sua scarcerazione su cauzione. “Credo in lui e credo che non sia capace di fare del male a nessuno”  ha detto la donna, mostrando una fiducia incrollabile nel nipote accusato di complicità nell’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

Monica Fenech, figura di spicco con una partecipazione del 30% nel Tumas Group, non ha esitato a mettere in gioco il proprio patrimonio. “Sono disposta a garantire tutto ciò che è necessario perché credo in lui. So che non farebbe nulla per farmi del male”  ha aggiunto durante la sua appassionata testimonianza. Ha anche offerto come possibile residenza per Yorgen, in caso di libertà, una casa di fronte alla sua abitazione, precedentemente appartenuta alla sorella scomparsa.

Yorgen Fenech, detenuto da oltre 30 mesi, si dichiara innocente e ha presentato una nuova richiesta di libertà sostenendo che il lungo periodo di custodia cautelare supera il limite previsto dalla legge. L’udienza pre-processuale, che serve a risolvere le questioni legali tra accusa e difesa, si è trasformata in un acceso dibattito sulla sua possibile scarcerazione.

La giudice Edwina Grima ha ordinato di presentare prove fotografiche e planimetrie della residenza proposta per Fenech, oltre a richiedere una copia dell’estratto conto bancario di Monica Fenech. La decisione sulla cauzione è stata rinviata alla prossima seduta, durante la quale verranno anche discussi nuovi testimoni proposti dalla difesa.

Nel frattempo, l’ispettore Elton Buckingham ha riferito sul monitoraggio delle violazioni del divieto di commenti pubblici sul caso Caruana Galizia. “La corte ha imposto questo ordine per garantire giustizia, non per favorire una parte rispetto all’altra. Se l’ordine sarà violato, non ci sarà giustizia”  ha ammonito la giudice, sottolineando che ulteriori infrazioni potrebbero portare alla chiusura totale delle udienze al pubblico.

Un caso che continua a dividere l’opinione pubblica, con una prossima udienza fissata per il 15 gennaio, che vedrà la testimonianza della sovrintendente Anne Marie Xuereb e ulteriori sviluppi in quello che si preannuncia come un processo destinato a fare storia.

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Crediti foto: Times of Malta

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