Connect with us

Malta

La serie di furti di Milena Debono che ha scosso Sliema e Gżira

Published

on

Un dramma da brividi si è consumato sabato scorso a Triq Giacint Tua, dove una donna armata di coltello ha seminato il terrore e portato via un bottino prima di essere arrestata dalla polizia. Milena Debono, 36 anni, residente a Fgura, ha bussato alla porta di un appartamento alle prime ore del mattino. Il giovane inquilino, un uomo nepalese di 28 anni, ignaro del pericolo, ha aperto la porta ed è stato minacciato e cacciato fuori dalla sua stessa casa. Nel giro di pochi minuti, la donna si è impossessata del suo laptop e si è dileguata, ma la fuga è durata poco.

Assistita da un interprete della lingua dei segni, Debono, che è sorda e muta, si è dichiarata non colpevole durante l’udienza in tribunale.

Secondo l’ispettore di polizia Eman Hayman, l’arresto ha rivelato un quadro ancora più inquietante. Debono sarebbe coinvolta in una serie di furti che hanno sconvolto Sliema e Gżira tra il 26 dicembre e il 3 gennaio. “Grazie alle telecamere di sicurezza, siamo riusciti a identificare l’indagata,”  ha dichiarato l’ispettore, aggiungendo dettagli sui colpi messi a segno: una cassa registratrice, un cellulare e contanti rubati in più occasioni. La notte di Capodanno, Debono avrebbe svaligiato un negozio a Gżira, portandosi via 150 euro e l’intera cassa.

Ma il furto più scioccante è avvenuto il 2 gennaio, quando la donna ha minacciato un’anziana con una pietra per rubarle 250 euro. Il giorno seguente, nei giardini di Gżira, un altro colpo: un portafoglio contenente 40 euro e carte di credito, sottratto a un passante. Fonti vicine al caso suggeriscono che in quest’ultima occasione Debono abbia agito con un complice.

In tribunale, l’avvocato della difesa, Franco Debono, non ha richiesto la libertà su cauzione, ma ha chiesto che l’imputata venga trasferita all’Unità Forense del Mount Carmel Hospital per ricevere le cure necessarie. La richiesta è stata accolta dal tribunale.

La procura è stata rappresentata dagli ispettori Eman Hayman e Ian Azzopardi, con l’assistenza dell’avvocato Brendan Hewer dell’Ufficio del Procuratore Generale. Gli avvocati Franco Debono e Marion Camilleri hanno difeso l’imputata.

Advertisement

Foto: Chris Sant Fournier

Continue Reading