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La Corte respinge la richiesta del PN di ascoltare con urgenza il caso dell’accordo con gli ospedali

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La richiesta di urgenza da parte dell’Opposizione nella causa intentata contro l’Avvocato di Stato per la presunta inazione nel recupero dei fondi è stata respinta dal tribunale che, tuttavia, ha osservato che la causa meritava la priorità.

La prima udienza è stata fissata per gennaio.

Questo è stato l’esito del decreto emesso venerdì dal giudice Giovanni Grixti a seguito delle obiezioni alla richiesta presentata giovedì dall’Avvocatura dello Stato, che ha sostenuto l’assenza di una base legale per l’urgenza.

L’Avvocatura di Stato ha affermato che non vi era alcuna base giuridica per l’urgenza in un “caso puramente politico”.

Il leader dell’opposizione Bernard Grech e il deputato nazionalista Adrian Delia hanno depositato la causa il giorno in cui hanno chiesto alla Corte di ordinare all’Avvocato di Stato di intraprendere azioni contro “funzionari governativi presenti e passati coinvolti nell’affare [privatizzazione degli ospedali] ”.

A questa richiesta hanno fatto seguire un appello alla Corte affinché il caso venga trattato con urgenza, dato che l’argomento è di interesse nazionale.

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Dopo aver esaminato la richiesta dell’Opposizione e le obiezioni dell’Avvocato dello Stato, la Corte ha concluso di non avvertire la necessità di urgenza come sostenuto dai ricorrenti.

La loro richiesta non è stata presentata nel contesto di un procedimento costituzionale.

In questo caso, l’accoglimento della richiesta dei ricorrenti significherebbe che la Corte dovrebbe abbreviare i termini solitamente applicabili in questi casi e fissare la causa per l’udienza a prescindere dalle altre cause in programma, comprese quelle rinviate a giudizio.

La parte che chiede l’urgenza deve addurre gravi ragioni per cui la causa merita la precedenza.

La Corte non ha dubitato che il caso in questione generasse un interesse nazionale, ma i ricorrenti non hanno spiegato perché meritasse una trattazione urgente.

Dopo tutto, spettava a loro dimostrare che se il caso fosse stato trattato secondo la procedura normale – che, dopo tutto, prevede l’opportunità per tutti i casi – loro o il Paese avrebbero subito conseguenze irrimediabili, ha osservato il giudice Grixti.

C’era anche una “seria distinzione” tra le richieste dei ricorrenti.

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I ricorrenti hanno prima chiesto alla Corte di dichiarare che l’Avvocato dello Stato aveva il potere di agire in giudizio per il recupero dei fondi frodati e poi hanno chiesto alla Corte di ordinare all’Avvocato dello Stato di agire.

Questa seconda richiesta andava ben oltre il merito dei poteri e dei doveri dell’Avvocatura dello Stato.

Pur non ravvisando la necessità di un’urgenza come sostenuto dai ricorrenti, il tribunale ha comunque ritenuto che questa causa meritasse una priorità e ha quindi disposto che venisse inserita nell’elenco delle cause per le quali è prevista un’udienza nel prossimo futuro.

L’udienza è prevista per l’8 gennaio.

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