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Malta

incontro teso tra Zelensky e Trump: l’allarme di Abela preoccupa l’UE

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Il primo ministro Robert Abela ha lanciato l’allarme: l’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato “preoccupante “. Un vertice alla Casa Bianca che avrebbe dovuto cercare soluzioni diplomatiche si è trasformato invece in una scena da film, con urla e accuse che hanno lasciato tutti senza parole. Zelensky è stato duramente attaccato non solo da Trump ma anche dal vicepresidente JD Vance, in un clima che ha rapidamente degenerato.

Non sono tempi facili. Quello che abbiamo visto [venerdì] è preoccupante “, ha dichiarato Abela, lasciando intendere che la situazione rischia di sfuggire di mano. Tuttavia, mentre i leader mondiali si sono affrettati a condannare il comportamento di Trump e Vance, Abela ha scelto una strada diversa: nessun sostegno pubblico a Zelensky, ma un messaggio chiaro e deciso sull’impegno di Malta per la pace.

Partiamo sempre dal principio che questa è stata un’aggressione ingiusta della Russia contro l’Ucraina, ma è importante ribadire la posizione di Malta secondo cui l’unica soluzione a questa guerra è la pace. Tuttavia, non sembra esserci un forte movimento in Europa per ripristinare la pace “, ha sottolineato Abela, lasciando intendere che l’Unione Europea sembra più interessata a prolungare il conflitto che a risolverlo.

Abela ha quindi rilanciato una proposta audace: ospitare a Malta un vertice tra le nazioni europee, gli Stati Uniti e altri alleati per trovare una via d’uscita a questa spirale di violenza. Un’idea nata, a quanto pare, da un suggerimento del primo ministro italiano Giorgia Meloni.

Non c’è altra soluzione se non sedersi intorno a un tavolo e stabilire la pace. Per raggiungere questo obiettivo, ci sono certi compromessi che devono essere fatti“, ha dichiarato senza mezzi termini. E poi la stoccata all’UE: “Non possiamo permettere che alcune parti dell’UE battano i piedi insistendo che l’unico modo per porre fine alla guerra sia una vittoria dell’Ucraina “. Abela, infatti, ha detto chiaramente di non credere che Kiev possa vincere il conflitto.

Ma non è tutto. Il primo ministro ha messo in guardia da uno scenario che definire inquietante sarebbe poco: “Non credo nemmeno che l’UE possa continuare a finanziare questa guerra senza la partecipazione e l’assistenza degli Stati Uniti. Pensare il contrario significherebbe avventurarsi in un territorio pericoloso. Questo metterebbe pressioni finanziarie sproporzionate sui Paesi, che dovrebbero tagliare i fondi a settori come la sanità e l’ambiente per continuare a finanziare la guerra“. Un avvertimento che suona quasi come una profezia.

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E poi, la rivelazione: secondo Abela, ci sarebbero Paesi – di cui però non ha fatto nomi – che avrebbero interesse a prolungare il conflitto per motivi tutt’altro che nobili. “Ci sono Paesi che hanno un interesse particolare nel prolungare la guerra, sia per le loro industrie belliche sia perché vogliono investire nella ricostruzione dell’Ucraina, quindi un po’ più di distruzione fa comodo a qualcuno “, ha denunciato Abela, aprendo uno squarcio su possibili giochi di potere dietro le quinte.

L’episodio di [venerdì] fa riflettere su cosa accadrà nei prossimi mesi. Sarebbe un errore condannare la parte americana o quella ucraina, perché noi ci offriamo come interlocutori per la pace e prendere posizione comprometterebbe la credibilità di questa offerta “, ha concluso Abela, in un chiaro tentativo di posizionare Malta come mediatore imparziale nel conflitto.

Infine, Abela ha voluto essere categorico su un punto: la neutralità e la non allineamento di Malta non sono in discussione.

Foto: Partit Laburista

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