Un’accusa clamorosa scuote il cuore del sistema giudiziario maltese: l’Attorney General Victoria Buttigieg è nel mirino del Partito Nazionalista, che la descrive come “incompetente” e al servizio del governo laburista. Il motivo? Il rifiuto di pubblicare la relazione completa sull’inchiesta 17 Black, un documento che potrebbe gettare luce su uno degli scandali di corruzione più gravi mai affrontati dal paese.
“Victoria Buttigieg è solo una marionetta messa lì per proteggere gli interessi del governo”
ha tuonato Karol Aquilina, portavoce per la giustizia del PN, durante una conferenza stampa infuocata davanti all’ufficio dell’Attorney General. Questo rifiuto, ha spiegato Aquilina, segue una richiesta ufficiale presentata dal leader dell’opposizione Bernard Grech, dall’ex leader Simon Busuttil e dall’europarlamentare David Casa, tutti intenzionati a far emergere la verità.
Il contesto è esplosivo: l’inchiesta 17 Black coinvolge figure di spicco come l’ex capo di gabinetto Keith Schembri e l’ex ministro Konrad Mizzi, accusati di aver pianificato il trasferimento di milioni di euro attraverso una rete di società offshore. Secondo il Times of Malta
, i due, insieme ad altre tre persone, sarebbero sul punto di affrontare accuse penali.
Ma Aquilina ha chiarito che “non basta accusare i responsabili; il pubblico ha il diritto di sapere cosa contiene la relazione completa.”
Le parole più dure sono arrivate da Paula Mifsud Bonnici, deputata del PN, che ha definito Buttigieg “incompetente” e l’ha accusata di essere stata scelta per “coprire gli scandali di corruzione del governo laburista.”
L’inchiesta svela piani segreti per trasferire milioni di euro da Yorgen Fenech, proprietario della controversa società offshore 17 Black, verso Schembri e Mizzi attraverso strutture offshore a Panama. All’epoca, Fenech era a capo del consorzio Electrogas, che aveva ottenuto un contratto governativo da 450 milioni di euro per costruire una nuova centrale elettrica a Delimara. Anche Paul Apap Bologna, direttore di Electrogas, e Mario Pullicino, agente locale per la nave di stoccaggio legata al progetto, sono sotto indagine: entrambi possedevano società offshore simili a 17 Black.
“Siamo stanchi di una giustizia che serve solo il potere e non il popolo”
ha dichiarato Aquilina, richiamando alla memoria altri casi controversi, come le inchieste Egrant e Vitals, in cui l’Attorney General ha negato la pubblicazione dei rapporti integrali, concedendo invece al primo ministro Robert Abela accesso esclusivo.
Nonostante i dettagli delle accuse siano ancora parzialmente oscuri, l’inchiesta si inserisce nell’onda lunga dello scandalo Panama Papers, alimentata da un rapporto della Financial Intelligence Analysis Unit. Questo documento, inviato alla polizia, ha innescato l’indagine giudiziaria, portando alla formulazione delle accuse contro figure di primo piano del panorama politico maltese.
La tensione continua a crescere, e con essa le richieste di trasparenza: “Il popolo ha diritto alla verità, non a versioni mutilate dei fatti.”
Foto: Archivio Times of Malta.