Nel cuore pulsante del Grand Harbour, negli anni 1880, le golette ormeggiate sembravano danzare davanti al maestoso Fort St Angelo, regalando una visione d’altri tempi. Ma il destino era già scritto: mentre la fotografia muoveva i suoi primi passi dopo il 1840, la vela iniziava il suo lento e inesorabile declino, travolta dall’inarrestabile avanzata della propulsione a vapore.
Fino all’epoca napoleonica, il mare era dominio esclusivo del vento e della forza muscolare: remi e vele erano gli unici strumenti per affrontare le acque. Poi, come un fulmine a ciel sereno, i motori a vapore irruppero sulla scena, trasformando radicalmente il mondo della navigazione. L’era vittoriana vide il trionfo del vapore, relegando la vela a un mero passatempo per pochi eletti, un privilegio riservato allo svago e allo sport, dopo secoli di dominio incontrastato nei commerci e nelle battaglie navali.
In questo racconto visivo senza tempo, ripercorriamo la storia delle imbarcazioni a vela che solcarono i mari maltesi attraverso una preziosa collezione di immagini d’epoca. Queste barche, ritratte nei porti in momenti di quiete con le vele ammainate, svelano una bellezza discreta ma profonda, un’eco di un passato ormai svanito. Tra le immagini, si distinguono gli ultimi esemplari degli ibridi britannici, potenti navi da guerra che combinavano l’eleganza della vela con la potenza del vapore, e le navi scuola, custodi di giovani aspiranti marinai. E poi ci sono i nativi luzzu e dgħajjes tal-latini, con le loro vele latine, un tempo indispensabili per il trasporto di passeggeri e merci leggere tra le isole, nonché per la pesca.
Purtroppo, il tempo è stato inesorabile e quasi nessuna di queste straordinarie imbarcazioni ha superato la prova dei secoli.
I fotografi maltesi, affascinati dalla bellezza di queste barche native, ne hanno immortalato l’essenza, trasformando molte di queste immagini in cartoline ricercate. Tra i nomi più noti spiccano Salvatore Lorenzo Cassar ed Edward Alfred Gouder. Quest’ultimo, in particolare, ha firmato una serie di scatti negli anni ’20, dedicati alle barche di Gozo, che rappresentano una delle più alte espressioni artistiche nella storia della fotografia maltese. Ho incluso molte di queste opere nel mio libro Nostalgias of Gozo
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Ho deliberatamente scelto di non includere le opere del tedesco Geo Fürst, il poeta lirico delle immagini maltesi negli anni tra le due guerre. Le sue opere, incentrate su imbarcazioni con vele spiegate, rappresentano il cuore pulsante della sua arte, un connubio perfetto tra pittura e fotografia.
In futuro, potrei dedicare un intero servizio esclusivamente alle sue straordinarie fotografie, che rasentano la bellezza insopportabile.
Tutte le immagini provengono dalle collezioni dell’autore.
Foto: [Archivio Times Of Malta]