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Malta

Il ritorno di Johann Buttiġieġ: scintilla di cambiamento o nuova tempesta per la Planning Authority?

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Un ritorno destinato a scatenare tempeste! Johann Buttiġieġ, ex CEO della Planning Authority, riprende il timone di uno degli enti più controversi del paese, sei anni dopo il suo primo e travagliato mandato. Una notizia che ha immediatamente suscitato reazioni opposte, con attivisti ambientali e membri dell’Opposizione che gridano allo scandalo, mentre sviluppatori e architetti sperano in un cambio di rotta che favorisca le loro agende.

Moviment Graffitti, una delle ONG più attive, non ha usato mezzi termini, definendo Buttiġieġ “un ritorno dal dimenticatoio della storia” e accusandolo di essere “un sostenitore sfrenato degli interessi dei ladri più grandi e corrotti del nostro paese.” Andre Callus, uno degli attivisti principali del movimento, ha rincarato la dose, definendo la nomina “surreale” e “vergognosa“, denunciando una serie di controversie e progetti di sviluppo selvaggio durante la sua precedente gestione. “Dimostra solo quanto Robert Abela e il suo governo abbiano perso ogni freno morale,” ha dichiarato Callus. Rispondendo alle motivazioni del governo sulla necessità di risolvere il crescente arretrato di pratiche di pianificazione, ha replicato: “Non hanno bisogno di lui, ma di qualcuno con integrità – una qualità che Johann Buttiġieġ non possiede di certo .”

Anche Patrick Calleja, presidente di Din l-Art Ħelwa, ha espresso il suo shock, affermando che questa nomina è “una chiara indicazione che il governo punta a far passare progetti a tutti i costi, senza alcuna attenzione alla qualità o alla sostenibilità.” Ha aggiunto che questa scelta rappresenta “una pessima notizia per la conservazione .”

Dall’altra parte, il National Building Council ha accolto con favore la nomina di Buttiġieġ, sottolineando la necessità di “riforme radicali per ridurre ritardi e burocrazia inutili,” che stanno aggravando la crisi abitativa e promuovendo pratiche poco trasparenti. “Un’attenzione maggiore al design sostenibile e ai risultati di qualità deve essere al centro dell’agenda dell’autorità per il prossimo anno ,” ha dichiarato il Consiglio.

Ma l’Opposizione Nazionalista ha criticato duramente questa decisione, definendola “un ritorno al passato” e una dimostrazione del fatto che il Primo Ministro Robert Abela non ha più alternative credibili su cui contare. “Il gioco delle sedie musicali del governo è diventato una necessità per nascondere la mancanza di opzioni vere,” ha affermato Stanley Zammit, Sottosegretario Ombra per la Pianificazione. Il partito ha ribadito che la Planning Authority dovrebbe essere “un’istituzione indipendente, libera da ogni interferenza politica e impegnata nello sviluppo sostenibile .”

Anche l’indipendente Arnold Cassola ha lanciato pesanti accuse, definendo Buttiġieġ “un truffatore certificato” e chiedendo al popolo di mobilitarsi per ottenere la caduta di “un’amministrazione politica corrotta fino al midollo.”

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Buttiġieġ torna a dirigere l’ente in un contesto segnato da polemiche e aspettative opposte. Il settore dello sviluppo e dell’architettura vede in lui la possibilità di riforme strutturali tanto attese, mentre gli attivisti ambientali temono una nuova ondata di cemento e speculazioni incontrollate. Sarà questo il capitolo decisivo per la Planning Authority o l’inizio di una nuova, turbolenta fase?

Foto: Matthew Mirabelli.

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