Il personale accademico dell’Università ha appoggiato le richieste degli insegnanti per una migliore retribuzione e condizioni di lavoro, mentre i colloqui tra il sindacato e il governo sono destinati a riprendere.
In una dichiarazione, il giorno dopo lo sciopero nazionale, l’Associazione del Personale Accademico dell’Università di Malta (UMASA) ha invitato il Governo a dare all’istruzione “l’importanza centrale che merita”.
“Migliorare le condizioni di lavoro nelle scuole è nell’interesse di tutte le persone coinvolte, sia del personale docente che degli studenti”, ha affermato l’associazione.
La dichiarazione è arrivata dopo che l’Unione degli Insegnanti di Malta ha annunciato di voler sospendere l’azione industriale che è culminata nello sciopero di un giorno nelle scuole pubbliche e religiose di lunedì.
Ha detto che i colloqui con il Governo riprenderanno mercoledì e giovedì.
Le direttive prevedevano di non effettuare valutazioni in classe e di astenersi dall’incontrare i genitori o dal presentare i fogli di presenza.
Il sindacato ha avvertito che queste direttive saranno ripristinate se i colloqui con il Governo dovessero fallire. I dettagli dei colloqui non sono ancora noti.
Lo sciopero di lunedì ha visto la partecipazione di uno “schiacciante 97% degli insegnanti”, ha dichiarato il sindacato. Solo 600 studenti si sono presentati nelle scuole statali su un totale di 35.000
studenti.
Agli studenti delle scuole statali è stata offerta una supervisione, come parte di un piano di emergenza del Governo, mentre le scuole religiose hanno chiesto ai genitori di tenere gli studenti a casa.