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Il perdono che sconvolse Malta: il caso Queiroz torna in aula

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Un caso che sembrava sepolto nella polvere degli archivi torna a infiammare Malta. Durante una seduta parlamentare apparentemente ordinaria, il ministro della Giustizia Jonathan Attard ha riaperto una ferita mai del tutto guarita: il perdono presidenziale concesso nel 1994 a Francesco de Assis Queiroz, un trafficante di droga brasiliano.

Attard, nel rispondere alle accuse che il governo fosse troppo indulgente con i trafficanti, ha letto una lettera esplosiva dell’ex procuratore generale Anthony Borg Barthet, che non risparmiava parole dure. “Sono rimasto estremamente sorpreso di apprendere della decisione di concedere il perdono, nonostante il mio parere negativo,” scriveva Borg Barthet, aggiungendo che quella decisione avrebbe favorito “un mercante di morte che non ha mostrato alcun pentimento “.

Queiroz, arrestato nel luglio 1991 con oltre tre chilogrammi di cocaina nascosti in una valigia, era stato condannato a 12 anni di carcere e a una multa di 116.000 euro. Ma, appena tre anni dopo, grazie all’intervento dell’allora ministro della Giustizia Joe Fenech, aveva lasciato Malta per tornare in Brasile, con la pena e la multa cancellate.

Abbiamo perso ogni possibilità ,” scriveva furioso Borg Barthet, sottolineando che il complice maltese di Queiroz sarebbe rimasto impunito.

La decisione scatenò un’ondata di indignazione in un momento già critico per Malta, segnata da un feroce omicidio legato alla droga e da un’ondata di crimini che aveva già messo a dura prova la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Joe Fenech cercò di giustificarsi sostenendo che Queiroz soffriva di una forma estremamente contagiosa di epatite B. “Qualsiasi contatto fisico con altri detenuti avrebbe potuto portare al contagio,” dichiarò, aggiungendo che rilasciarlo e deportarlo era “la soluzione più razionale“.

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Ma le sue spiegazioni non convinsero l’opposizione. Alfred Sant, allora leader del partito laburista, puntò il dito contro un apparato che sembrava agire in modo oscuro. “Se Fenech era così preoccupato per le carceri, perché non ha consultato il ministro responsabile? ” chiese Sant, insinuando che il rapporto medico su cui si basava la grazia fosse stato redatto dal fratello del ministro, il quale non era nemmeno esperto della malattia in questione.

Sant arrivò a insinuare che “denaro fosse stato scambiato ” per ottenere il perdono, un’accusa che si rivelò costosa, poiché Fenech lo portò in tribunale e vinse la causa per diffamazione.

Il caso Queiroz segnò la fine della carriera politica di Joe Fenech, che fu rimosso dal governo nel 1995. Eppure, la vicenda lasciò un’ombra indelebile, ispirando leggi antidroga più dure e una percezione diffusa di una giustizia che, almeno in quel momento, sembrava aver tradito il suo popolo.

Foto: [Archivio Times of Malta]

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