Malta

Il pass che cambia tutto: oltre 5.000 lavoratori pronti a rivoluzionare il turismo di Malta

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Oltre 5.000 lavoratori provenienti da paesi extra-UE hanno conquistato il tanto ambito pass competenze che consente loro di lavorare nell’industria del turismo e dell’ospitalità a Malta. Ma cosa si cela dietro questo importante traguardo? Numeri impressionanti, sfide superate e un sistema che punta a garantire qualità e professionalità nel settore.

Di questi lavoratori, ben il 78% è già operativo a Malta, mentre il restante ha fatto domanda per il pass direttamente dai propri paesi d’origine. Questo strumento, introdotto a maggio dello scorso anno, è diventato obbligatorio per chiunque voglia lavorare nei servizi di hotel, bar e ristoranti sull’isola. Il costo? 475 euro, un investimento per molti, una necessità per altri.

Secondo Pierre Fenech, responsabile dell’ITS, i candidati che si sono presentati ai test per ottenere il pass sono aumentati del 57% da settembre. “Di questi, il 58% stava già lavorando a Malta ,” ha sottolineato. Tuttavia, ottenere il pass non è semplice: solo il 37% dei TCN (Third Country Nationals) residenti a Malta e impiegati nel settore dell’ospitalità e del turismo è riuscito a completare con successo l’intero processo.

Ma perché è stato introdotto questo sistema? Il pass competenze è stato pensato per garantire che i lavoratori stranieri abbiano le conoscenze e le capacità necessarie per mantenere elevati standard di qualità nel turismo maltese, un settore cruciale per l’economia dell’isola.

Per ottenerlo, i lavoratori devono affrontare un percorso in due fasi. Nella prima, frequentano corsi online che coprono tematiche fondamentali come:

  • inglese essenziale per l’ospitalità,
  • prodotti turistici maltesi,
  • cura del cliente,
  • e una verifica specifica per il loro ambito lavorativo.

Ogni corso si conclude con un esame. Dopo aver completato questa fase e ottenuto il certificato, i candidati accedono a un colloquio di verifica online, che può svolgersi presso l’ITS o in un centro nei loro paesi di origine. Curiosamente, chi vive a Malta da più di un anno è esonerato dalla seconda fase.

E chi sono i protagonisti di questa corsa al pass? I dati rivelano che i lavoratori nepalesi dominano le richieste, seguiti da quelli indiani. Tuttavia, il tasso di successo per la prima fase è leggermente calato, passando dal 99% di settembre 2024 al 93% di gennaio 2025, mentre i fallimenti nella fase due sono diminuiti dal 50% al 47%.

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Pierre Fenech ha inoltre annunciato una novità: “Dal 1° marzo, i candidati qualificati potranno ottenere un pass competenze di livello superiore, grazie a un nuovo processo di registrazione.” Per farlo, dovranno presentare le proprie qualifiche e attendere l’approvazione. “Se approvate, otterranno un pass corrispondente al loro livello di competenze ,” ha spiegato Fenech.

Dietro numeri e procedure, si intravedono le storie di migliaia di lavoratori che vedono in Malta una possibilità di crescita e riscatto, contribuendo al cuore pulsante del turismo dell’isola.

Foto: Matthew Mirabelli

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