L’arcivescovo Charles Scicluna con Papa Francesco a Malta. Foto: AFP
Papa Francesco ha chiesto all’arcivescovo Charles Scicluna di indagare su un gruppo di laici cattolici molto controverso in Perù, coinvolto in accuse di abusi fisici e sessuali e di legami con bande criminali.
Scicluna, che ricopre anche la carica di Segretario Aggiunto del Dicastero vaticano per la Dottrina della Fede, si è recato nel Paese sudamericano lunedì e dovrebbe iniziare a indagare sul gruppo (SCV) martedì.
L’arcivescovo di Malta è accompagnato dallo spagnolo monsignor Jordi Bertomeu, funzionario del Dicastero.
L’influente gruppo SCV, fondato dal laico Luis Fernando Figari nel 1971, ha attirato molti giovani nel corso degli anni, ma ha sollevato un polverone quando sono emerse accuse di abusi.
Lo stesso Figari è accusato di abusi fisici, psicologici e sessuali, anche su minori, e il gruppo sarebbe stato coinvolto con una pericolosa banda della criminalità organizzata in Perù.
Il viaggio è stato descritto come una “missione molto delicata” dalle fonti, che hanno detto che l’indagine includerà incontri con le vittime e la leadership del gruppo.
Scicluna e Bertomeu prepareranno poi un rapporto che sarà presentato al Papa, il quale deciderà il da farsi in seguito alle richieste delle vittime di un’indagine adeguata.
Scicluna non ha voluto commentare prima della sua missione, ma le fonti hanno detto che il viaggio potrebbe avere ripercussioni simili a quelle della sua indagine in Cile nel 2018, a seguito della quale tutti i vescovi del Paese hanno presentato le loro dimissioni al Papa.
I media internazionali ipotizzano che Scicluna potrebbe addirittura raccomandare al Papa di chiudere del tutto il controverso gruppo.
Secondo le fonti, questa missione riguarda vari tipi di abusi, non solo sessuali, e il gruppo sarebbe stato coinvolto con bande criminali simili alla mafia in affari terrieri illeciti.
Si sostiene inoltre che il gruppo sia stato sostenuto da alte personalità cattoliche in Perù, tra cui l’arcivescovo José Antonio Eguren Anselmi, membro della SCV, e che abbia intrapreso una campagna di molestie intimidatorie contro due giornalisti peruviani che hanno scritto ampiamente sui presunti abusi.
L’arcidiocesi di Malta ha dichiarato ieri che Scicluna dovrebbe trascorrere una settimana in Perù, durante la quale lui e Bertomeu – che lo aveva accompagnato anche nella sua inchiesta in Cile – condurranno diversi incontri privati.
Scicluna è noto per essere stato l’uomo di punta di Papa Francesco in materia di abusi sessuali nella Chiesa a seguito di una serie di indagini di alto profilo sugli abusi e ricopre il ruolo di presidente di un comitato di revisione dei casi di abuso per la Santa Sede.
Dopo l’indagine in Cile, Papa Francesco ha ammesso “gravi errori” nel suo giudizio sulle accuse di abusi sessuali da parte di sacerdoti nel Paese latinoamericano. Dopo aver ricevuto il rapporto di Scicluna, aveva convocato in Vaticano i vescovi cileni e le vittime degli abusi per chiedere loro perdono.
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