Malta

“Il P.N. contro Abela: ‘Mancano i fondi per i docenti, ma non per gli sprechi'”

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Un’accusa forte e pesante è quella che il Partito Nazionalista ha mosso contro il Primo Ministro Robert Abela, accusandolo di “risparmiare centesimi” mentre si infiamma una durissima disputa tra il governo e i docenti del Malta College of Arts Science & Technology (MCAST). Il P.N. ha preso di mira Abela, evidenziando come, se da un lato non sembra avere alcun problema con gli sprechi degli uomini a lui vicini, dall’altro si “stringe” quando si tratta di fare ciò che è giusto per gli insegnanti che formano le menti dei nostri figli.

In un affondo diretto e senza peli sulla lingua, il Partito Nazionalista ha ricordato al Premier che i docenti dell’MCAST “non stanno chiedendo 70.000 euro per un posto fantasma”, in un chiaro riferimento agli scandali recenti che hanno coinvolto la moglie dell’ex Ministro del Turismo Clayton Bartolo. Il P.N. ha messo in chiaro che i professori non stanno chiedendo nulla di straordinario, ma solo “ciò che meritano come educatori dei nostri figli” .

Il P.N. non ha risparmiato critiche, accusando Abela di avere “priorità distorte” e di considerare l’MCAST come una “istituzione di seconda classe”. La tensione è salita alle stelle quando il Partito Nazionalista ha risposto alle parole di Abela sul contratto collettivo, definendo le sue dichiarazioni un “affronto all’educazione nel nostro paese”“Il Primo Ministro ha confermato che per lui, MCAST, i suoi docenti e i suoi studenti non sono importanti, e continua a sminuirli” .

Nel frattempo, gli studenti dell’MCAST si ritrovano prigionieri di una crisi che dura ormai da quasi tre anni, con la Malta Union of Teachers (MUT) costretta ad adottare misure drastiche per difendere i diritti dei docenti. Le trattative per un nuovo contratto collettivo tra i docenti e la direzione dell’MCAST sono al punto morto, con il sindacato che ha chiamato alla protesta e ha emesso direttive per il boicottaggio delle attività non essenziali. Tra le azioni più dure, i docenti sono stati invitati a non rivelare i voti agli studenti, a non comunicare con gli amministratori fuori dall’orario di lavoro, a boicottare eventi e cerimonie scolastiche e a limitare il loro lavoro esclusivamente alle attività indispensabili, bloccando anche la ricerca e il supporto agli studenti che lavorano alle loro tesi.

Il P.N. ha accusato il governo di aver “tirato i remi in barca” su questa vicenda e di non aver messo gli interessi dei docenti e degli studenti in cima alle sue priorità. “Il governo deve mettere ordine nelle sue priorità e mettere gli interessi di chi sta soffrendo per la crisi dell’MCAST al di sopra dei propri e di quelli del Partito Laburista” .

La settimana scorsa, gli studenti dell’MCAST hanno occupato una rotatoria a Mosta per chiedere migliori salari per i loro docenti, intensificando il malcontento all’interno dell’istituzione. Marco Bonnici, presidente della MUT, ha dichiarato che il sindacato sta lottando per ottenere il miglior accordo possibile per i docenti, senza cedere su quanto già espresso nelle trattative. “Ci sono stati progressi nelle trattative e speriamo di concludere l’accordo nel più breve tempo possibile per soddisfare i membri”.

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La dichiarazione del P.N. è stata firmata dal Ministro Ombra dell’Istruzione, Justin Schembri, dal Ministro Ombra del Dialogo Sociale, Ivan Castillo, e dalla Ministra Ombra della Gioventù, Bernice Bonello.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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