Un monito potente e diretto: la presidente Myriam Spiteri Debono ha avvertito che “confondere il potere del denaro con il potere di governare è pericoloso”
. Parole forti, che risuonano con forza nella sala gremita in occasione del suo discorso annuale per il Republic Day. Il tema centrale? Rafforzare il Parlamento e garantire che chi governa lo faccia per il popolo, non per interessi personali.
Spiteri Debono ha posto l’accento su due questioni rimaste troppo a lungo irrisolte: il finanziamento dei partiti politici e il dibattito su un Parlamento a tempo pieno. Secondo lei, affrontare questi problemi è cruciale per prevenire comportamenti che non solo “sono vergognosi, ma anche pericolosi”, in quanto minano “la divisione netta tra il potere del denaro e il potere del popolo”. Con fermezza, ha dichiarato: “Dobbiamo essere chiari e decisi nel tracciare i confini necessari, se vogliamo davvero che il governo resti nelle mani di chi è scelto dal popolo”, avvertendo che “superare certi limiti potrebbe essere fatale”
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La giustizia è stata un altro tema centrale del suo intervento. La presidente ha sottolineato che i tre pilastri della giustizia – tribunali, ufficio del Procuratore Generale e polizia – devono essere completamente liberi da pressioni esterne. “Ogni tipo di pressione, anche se ben intenzionata, è pericolosa… le buone intenzioni possono portarci all’inferno”
, ha ammonito con tono grave.
Passando al Parlamento, Spiteri Debono ha espresso dubbi sull’efficacia del Commissario per gli Standard come strumento disciplinare, evidenziando che le decisioni vengono spesso prese lungo linee di partito. Ha denunciato episodi di “comportamenti non etici, a volte persino disonesti” da parte di alcuni parlamentari, che “non solo danneggiano il popolo, ma anche quei parlamentari che lavorano con onestà e integrità”
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Non sono mancate riflessioni sull’importanza delle inchieste pubbliche. La presidente ha sottolineato la necessità di attuare le raccomandazioni emerse dalle inchieste Sofia e Caruana Galizia, con un richiamo particolare al ruolo cruciale del giornalismo. “Il giornalismo è uno strumento essenziale della democrazia”
, ha affermato, aggiungendo che la trasformazione dell’Istituto dei Giornalisti Maltesi in un sindacato potrebbe garantire maggiore impegno verso il futuro.
Rivolgendo il suo sguardo ai giovani, Spiteri Debono ha toccato un tema scottante: la difficoltà dei giovani nel diventare proprietari di una casa. Ha sottolineato che la questione va affrontata con interventi coordinati, tra cui la preservazione degli edifici storici, infrastrutture adeguate e migliori condizioni lavorative. “Il termine ‘affinare’ è usato per riconoscere ciò che è stato fatto, ma dobbiamo continuare a migliorare”, ha spiegato, ricordando che solo 50 anni fa la maggior parte della classe lavoratrice non era proprietaria di immobili.
Infine, la presidente ha celebrato il 30° anniversario dei comuni, sottolineando la necessità di garantire loro risorse adeguate e una migliore collaborazione con le autorità centrali. Ha evidenziato che “i comuni devono essere informati e coinvolti nelle decisioni che riguardano le loro comunità”
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Concludendo, Spiteri Debono ha lanciato un invito al popolo maltese: abbandonare definitivamente le tracce del colonialismo. “Non siamo in alcun modo inferiori ad altri popoli”, ha detto con fierezza, esortando tutti a “dare il buon esempio ai giovani, instillando in loro una spina dorsale morale e un senso di giustizia e correttezza”
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Foto: Chris Sant Fournier