Joseph Muscat esce dal tribunale dopo un’udienza dello scorso settembre. Foto: Chris Sant Fournier
Il tentativo di Joseph Muscat di inserire un nuovo punto nelle sue obiezioni legali a un’inchiesta che sta affrontando è stato respinto da un giudice.
Il giudice Doreen Clarke ha stabilito che la richiesta di Muscat era “un tentativo di avviare un nuovo caso” basato su fatti emersi durante la causa aperta l’anno scorso.
Muscat sostiene che i suoi diritti sono stati violati da un’inchiesta giudiziaria in corso sull’accordo di privatizzazione degli ospedali, annullato dai tribunali lo scorso anno.
L’inchiesta, iniziata nel 2019, è stata avviata su richiesta della ONG Republika e sta indagando su eventuali illeciti penali commessi da persone coinvolte nell’affare. Inizialmente l’inchiesta riguardava gli ex ministri Chris Cardona, Konrad Mizzi ed Edward Scicluna, ma è stata poi allargata a Muscat.
Nella sua causa, depositata presso la Prima Aula del Tribunale Civile nella sua giurisdizione costituzionale, Muscat sostiene che una sezione del Codice Penale che consente a un privato cittadino di richiedere un’inchiesta magistratuale viola il suo diritto a un giusto processo.
Secondo Muscat, la legge non offriva le garanzie costituzionali e le salvaguardie procedurali concesse alle persone indagate in seguito a una denuncia della polizia.
Il fatto che non gli sia stato notificato che era un sospettato ha violato i suoi diritti a un processo equo, secondo i suoi avvocati.
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Qualche settimana fa Muscat ha anche presentato un’istanza al tribunale per includere un’altra richiesta nel suo caso. La sua richiesta riguardava le leggi che regolano la circolazione dei documenti giudiziari. Queste, a suo dire, violavano i suoi diritti a un processo equo.
Oggi, la richiesta è stata respinta.
La decisione del tribunale fa eco a un’altra, presa il mese scorso, quando il tribunale ha respinto il suo tentativo di costringere Repubblika a presentare le due richieste giudiziarie che avevano originariamente dato il via all’inchiesta giudiziaria.
Questo è stato un altro colpo al tentativo di Muscat di far rimuovere dal caso il magistrato che conduce l’inchiesta, Gabriella Vella, una richiesta anch’essa respinta dal tribunale.
In un post su Facebook, Muscat ha criticato la decisione del tribunale di lunedì, affermando di essere trattato in modo diverso da tutti gli altri.
“Vedrò come e quale sia il modo migliore per difendere i miei diritti, sia a Malta che, se necessario, all’estero. Chi pensa che sarò scoraggiato non mi conosce”, ha concluso Muscat.