Malta

“Il compleanno che ha cambiato tutto: la scoperta di Mariolys”

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Il giorno del suo ventinovesimo compleanno avrebbe dovuto essere un momento di celebrazione per Mariolys Morales. Invece, ha ricevuto una diagnosi che mai avrebbe immaginato: artrite reumatoide, una malattia che lei stessa definisce “da anziani”.

Due anni di dolori lancinanti, inspiegabili, alle articolazioni e paralisi che duravano ore intere l’avevano lasciata confusa e spaventata. Poi, il verdetto definitivo: artrite reumatoide. “Era l’ultima cosa che mi sarei aspettata,”  racconta Mariolys, quasi due anni dopo, decisa a sensibilizzare gli altri su questa malattia infiammatoria cronica che, seppur associata all’età avanzata, può colpire anche giovani e giovanissimi.

Sebbene più della metà delle persone diagnosticate abbia più di 60 anni, questa condizione può manifestarsi già a partire dalla tarda adolescenza. Nel caso di Mariolys, i primi segnali si sono manifestati quando era ancora nei suoi vent’anni. Nata nella Repubblica Dominicana e cresciuta in Spagna, Mariolys è arrivata a Malta per la prima volta a 16 anni per studiare l’inglese. È stato amore a prima vista, tanto che dieci anni fa ha deciso di trasferirsi definitivamente sull’isola. Oggi, lavora come assistente sociale, ma non ha mai rinunciato alle sue passioni per la moda e la musica.

Tuttavia, circa due anni fa, il suo corpo ha iniziato a lanciare segnali d’allarme. “Conosco il mio corpo e sapevo che non si trattava di una semplice stanchezza da lavoro o da esercizio fisico. C’era qualcosa di più profondo. Così, ho cominciato a cercare risposte.”

I medici inizialmente le diagnosticarono stress, ma Mariolys non si arrese. Sapeva che c’era altro, soprattutto quando la sua condizione peggiorò: perse l’appetito, molto peso e cadde in depressione. A volte, dopo lunghe ore di riposo, si svegliava completamente paralizzata.

“Mi alzavo la mattina per andare in bagno, ma poi non riuscivo a sollevarmi dal water. Provavo ad appoggiarmi al lavandino, ma sentivo come formiche che mi correvano lungo le gambe e non riuscivo a stare in piedi. Il mio corpo non rispondeva agli ordini del cervello. Questo poteva durare ore intere.”

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“Le cose più semplici, come abbottonare una camicia o aprire una bottiglia d’acqua, erano un’agonia”

“Il dolore fisico era devastante, ma quello che mi distruggeva davvero era la paura dentro di me. Pensavo al peggio: il cancro. Non avrei mai immaginato che la mia vera diagnosi fosse artrite.”

Il dolore intenso alle articolazioni delle dita arrivò a un punto tale che persino piccoli movimenti, come girare una chiave, divennero insopportabili.

“Le attività quotidiane più banali, come abbottonare una camicia o aprire una bottiglia, erano diventate un tormento. Tornavo a casa dal lavoro e non riuscivo nemmeno a inserire la chiave nella serratura.”

Nonostante numerose visite mediche e persino un ricovero ospedaliero, Mariolys non trovava risposte. Poi, un giorno, su consiglio di un collega, si rivolse al professor Carmel Mallia, un noto reumatologo, che finalmente le fornì il tanto atteso responso.

Nel febbraio del 2023, il giorno del suo ventinovesimo compleanno, Mariolys ricevette la notizia che avrebbe cambiato la sua vita. “Ero devastata. Pensavo che fosse una malattia da vecchi, ma allo stesso tempo mi sono sentita sollevata perché finalmente sapevo cosa avessi e che potevo iniziare una cura.”

Oggi, Mariolys sta seguendo vari trattamenti, alcuni dei quali con effetti collaterali molto pesanti, e il percorso per trovare la giusta terapia è ancora in corso. La sua condizione richiede controlli costanti, con esami del sangue e visite ospedaliere frequenti.

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L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che induce il sistema immunitario ad attaccare erroneamente i tessuti del corpo. A differenza dell’osteoartrite, che è legata all’usura delle articolazioni, l’artrite reumatoide colpisce il rivestimento delle articolazioni, causando gonfiore doloroso che può portare all’erosione delle ossa e alla deformazione delle articolazioni.

Nonostante tutto, Mariolys non si arrende. Recentemente ha partecipato al concorso Miss Universe rappresentando Msida e non ha intenzione di fermarsi qui. “Ci sono giorni in cui sono esausta, ma continuo a spingere. Questo non mi ha fermata dal continuare a cantare e recitare. Ho partecipato a Miss Universe Malta e il messaggio che voglio dare a chiunque si senta bloccato o paralizzato da una situazione è: c’è sempre una via d’uscita, se davvero lo vuoi.”

Mary Vella, presidente dell’Arthritis and Rheumatism Association of Malta, sottolinea come altri giovani soffrano di forme di artrite, ma abbiano paura di parlarne per timore di ripercussioni sul lavoro. L’associazione, supportata dall’azienda sanitaria Vivian, sta pianificando una ricerca per comprendere meglio quanti maltesi convivano con questa patologia.

Vella ha aggiunto che è essenziale che i medici indirizzino tempestivamente i pazienti ai reumatologi per ottenere una diagnosi corretta, e ha evidenziato la necessità di affrontare i lunghi tempi di attesa tra le visite ospedaliere.

Foto: Jonathan Borg
Video: Jonathan Borg

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