Malta

Il Commissario Lia sotto indagine: la giustizia al banco degli imputati

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Il Commissario per la Giustizia, Alessandro Lia, è nel mirino della magistratura maltese in uno scandalo che sta scuotendo il sistema giudiziario. Accusato di complicità in un trasferimento fraudolento di un’auto destinata alla demolizione, Lia è al centro di un’indagine che potrebbe avere ripercussioni devastanti sulla sua carriera.

Il Primo Ministro ha rivelato che il Ministero della Giustizia sta seguendo da vicino l’evolversi della vicenda. Ma c’è una domanda che rimbalza da tutte le parti: può qualcuno che amministra la giustizia essere coinvolto in procedimenti legali? “Quando ricopri un ruolo giudiziario, è diverso da qualsiasi altro incarico. I criteri devono essere più rigidi” , ha dichiarato il Primo Ministro Abela, sollevando il tema dell’integrità morale che deve accompagnare chi svolge ruoli tanto delicati.

Lia, nella sua veste di Commissario per la Giustizia, si occupa di reati minori come il possesso di droga, le infrazioni al codice della strada e l’assenteismo scolastico. Eppure, ora si trova lui stesso sotto esame. Se da un lato Abela ha sottolineato che Lia è ancora presunto innocente, dall’altro non ha esitato a chiedere una riflessione più ampia: “La questione è se qualcuno coinvolto nell’amministrazione della giustizia possa essere anche soggetto a procedimenti giudiziari” , ha detto, accendendo i riflettori su un possibile conflitto etico.

Il caso è particolarmente delicato, e la decisione sul destino di Lia non sarà presa solo dal Ministro della Giustizia, Jonathan Attard. “Questa sarà una scelta condivisa con la Commissione per l’Amministrazione della Giustizia, che avrà l’ultima parola” , ha concluso Abela.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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