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Il caso dell’accordo con gli ospedali della PN è stato rinviato a maggio

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Il fatiscente St Luke’s Hospital, uno dei tre ospedali oggetto dell’accordo. Foto d’archivio

Il procuratore di Stato ha dichiarato di non avere ulteriori prove da presentare in una causa intentata dall’opposizione, che sosteneva di dover recuperare i fondi nella ristrutturazione degli ospedali ormai quasi spariti nell’interesse pubblico.

Questo ha portato al rinvio del caso al mese prossimo, affinché il governo, in quanto parte intervenuta nel caso, possa presentare le proprie prove.

Bernard Grech e il deputato nazionalista Adrian Delia hanno chiesto alla corte di ordinare al Procuratore di Stato di intraprendere azioni contro “funzionari governativi presenti e passati coinvolti nell’affare [della privatizzazione degli ospedali] ”.

A questa richiesta hanno fatto seguire un appello alla Corte affinché si occupi del caso in quanto l’argomento è di interesse nazionale.

Dopo aver esaminato la richiesta dell’Opposizione e le obiezioni Procuratore, la Corte ha concluso di non ravvisare la necessità di urgenza sostenuta dai ricorrenti. Sebbene abbia accolto la richiesta dell’Opposizione di ascoltare il caso con urgenza, ha osservato che la causa meritava la priorità.

L’azione fa seguito alla sentenza di ottobre che ha annullato il contratto.

Mercoledì scorso, in una testimonianza durata quasi due ore, Soler ha detto che lo Stato ha fatto un passo indietro

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Quando venerdì è stata convocata la causa, erano presenti in aula il Primo Ministro e il Ministro della Giustizia, da un lato, e il leader dell’opposizione insieme al deputato Adrian Delia, dall’altro.

L’avvocato Julian Farrugia, dell’ufficio dell’Avvocatura dello Stato, ha dichiarato che non avrebbero contro-esaminato Delia, in quanto uno dei ricorrenti.

Ha però chiarito e sottolineato che l’Avvocatura dello Stato, in qualità di parte convenuta, non condivide né accetta le osservazioni e le opinioni presentate da Delia per le ragioni che l’Avvocato dello Stato Chris Soler aveva già illustrato durante la sua testimonianza.

Su suggerimento di Farrugia, le parti hanno verbalizzato congiuntamente che non c’era alcun problema riguardo all’autenticità di tutti i documenti presentati fino a quel momento.

Farrugia ha infine dichiarato che il Procuratore di Stato non aveva ulteriori prove da presentare.

Questa dichiarazione ha di fatto passato la palla nel campo alla corte di governo come parte interveniente nella causa.

Il giudice Toni Abela ha quindi rinviato il caso a maggio per consentire al governo di presentare tutte le prove.

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