La protezione civile è intervenuta per aiutare durante una tempesta nel febbraio 2023. Foto: Matthew Miraballi
Quasi il 70% dei maltesi ritiene che le autorità locali non siano preparate ad affrontare una catastrofe naturale causata dai cambiamenti climatici, secondo un sondaggio Eurobarometro sulla protezione civile dell’UE.
Ai 510 partecipanti maltesi è stato chiesto: “Il cambiamento climatico ha portato a un drammatico aumento dei rischi naturali in Europa, come incendi, inondazioni o siccità, che spesso causano molte vittime e danni economici. Secondo lei, quanto sono preparate a rispondere o meno le seguenti autorità pubbliche?”.
Per quanto riguarda le autorità locali, il 68% dei partecipanti maltesi ritiene che siano “poco preparate” (35%) o “per niente preparate” (33%), rispetto a una media UE del 48%.
I livelli di fiducia erano più alti quando si valutava la preparazione delle autorità dell’UE, con il 44% dei maltesi che riteneva di essere “molto ben” o “abbastanza ben” preparato e il 42% “non molto ben preparato” o “per niente preparato”.
L’indagine condotta dall’Eurobarometro sulla protezione civile europea ha coinvolto 26.523 interviste in 27 Paesi dell’UE tra settembre e ottobre 2023. Il rapporto per Malta ha mostrato che l’84% dei maltesi è consapevole del fatto che l’UE aiuta a coordinare la risposta alle catastrofi nella regione e all’esterno, un dato elevato rispetto alla media UE del 63%.
I risultati hanno mostrato che il 78% dei maltesi ritiene “molto importante” che l’UE contribuisca a questo coordinamento, rispetto a una media UE del 45%.
l’80% è “totalmente d’accordo” sul fatto che quando un disastro colpisce un Paese dell’UE che è troppo grande per essere affrontato da solo, gli altri Paesi dell’UE dovrebbero fornire aiuto. Anche questo dato è elevato rispetto alla media UE del 64%.
Allo stesso modo, il 77% si è detto “totalmente d’accordo” (UE 53%) sul fatto che, per affrontare in modo più efficace disastri e crisi in futuro, l’azione coordinata dell’UE dovrebbe essere incrementata.
Nel frattempo, i maltesi hanno seguito le tendenze dell’UE quando si è trattato di classificare le aree prioritarie. I maltesi ritengono che la preparazione e la risposta dell’UE debbano dare priorità ai disastri legati al cambiamento climatico, come inondazioni e incendi (Malta 61%, UE 53%); seguono le emergenze mediche come le pandemie (Malta 47%, UE 44%).
La priorità minore è stata data alle conseguenze dei conflitti da parte dei Paesi vicini (Malta 18%, UE 21%).