Una sezione di muro in Triq il-Waqqafa è stata abbattuta per creare una strada di accesso temporanea al supermercato PAMA di Mosta. Foto: Jonathan Borg
Un gruppo di residenti ha presentato una protesta giudiziaria contro l’Autorità per la pianificazione urbanistica, invitandola a prendere provvedimenti per l’apertura di una nuova strada di accesso al supermercato PAMA nella loro zona residenziale.
La frustrazione dei residenti dell’area tad-Daqqaq di Mosta è emersa a marzo, quando i residenti hanno espresso il timore di non essere stati consultati sull’apertura della strada attraverso Triq il-Waqqafa.
Mentre le autorità sostengono che si tratta di una misura temporanea per consentire l’accesso al supermercato durante i lavori stradali in Triq Pantar e che l’accesso temporaneo sarà chiuso una volta conclusi i lavori, i residenti insistono sul fatto che la formazione di questo accesso è stata effettuata in modo irregolare.
Nella protesta, i residenti affermano che la legge richiede un’analisi esaustiva che vada oltre le esigenze temporanee e che tenga conto anche di un eventuale aumento del traffico in aree sensibili.
I residenti sostengono che, secondo un’e-mail non firmata ricevuta dalla direzione dell’esecuzione della PA l’8 marzo, i lavori in questione rientrano in un ordine di notifica di sviluppo di classe 3, che suggerisce che tale sviluppo è ammissibile e che il caso è chiuso.
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Questa risposta, secondo le autorità, non solo è inadeguata, ma sbaglia intenzionalmente l’essenza dello sviluppo in questione.
Infatti, non tiene conto del fatto che un DNO di classe 3 limita i lavori alla “formazione, preparazione, modifica o miglioramento di strade da parte del governo, del consiglio locale o di qualsiasi ente da essi incaricato” ed esclude qualsiasi misura temporanea che modifichi l’ambiente e formi nuove strade di transizione. Tali opere, hanno proseguito, rientrerebbero nella classe 10 DNO e non potrebbero essere realizzate senza i necessari permessi.
I residenti hanno dichiarato di protestare contro la formazione della strada di accesso perché “non è autorizzata e illegale” e di conseguenza compromette la sicurezza e la protezione di cui godevano in precedenza nelle loro case.
La mancanza di un permesso di pianificazione vieta qualsiasi accesso temporaneo e va contro i principi di condotta esemplare, hanno affermato.
Alla luce di ciò, i residenti esortano l’Autorità palestinese a intraprendere le necessarie azioni esecutive per fermare questo “accesso non autorizzato” concesso al traffico e garantire il ritorno del muro di cinta in Triq il-Waqqafa al suo stato originale, anche attraverso la reinstallazione dei segnali stradali in Tad-Daqqaq e ta’ Milt.
La protesta giudiziaria è stata firmata dall’avvocato Conrad Borg Manche.