Connect with us

Featured

I lavoratori dei tribunali intraprendono un’azione legale per gli straordinari non pagati

Published

on

Parole chiave in grassetto:

I lavoratori del tribunale hanno presentato una lettera giudiziaria contro il ministro della Giustizia Jonathan Attard (in alto), il direttore generale dell’Agenzia per i servizi giudiziari Eunice Grech Fiorini (al centro) e il segretario permanente del ministero della Giustizia Johan Galea (in basso). Foto: Matteo Mirabelli

Un gruppo di lavoratori dei tribunali ha intensificato la propria lotta contro l’amministrazione giudiziaria che, a loro dire, li ha ignorati per anni per il pagamento degli straordinari loro dovuti.

Il gruppo ha dichiarato che, dopo che le loro lettere sono state ignorate, non hanno avuto altra scelta se non quella di presentare una lettera giudiziaria in tribunale nel tentativo di ottenere il pagamento per il lavoro straordinario che hanno svolto senza essere retribuiti.

I 22 lavoratori hanno intentato un’azione legale contro il Ministro della Giustizia Jonathan Attard, l’amministratore delegato dell’Agenzia per i servizi giudiziari Eunice Grech Fiorini e Johan Galea, Segretario permanente del Ministero della Giustizia.

Hanno spiegato che a diverse lettere ed e-mail che hanno scritto non è mai stata data una risposta ufficiale, nonostante abbiano discusso la situazione con Grech Fiorini, sia in modo formale che informale.

Advertisement

Hanno raccontato di aver lavorato un certo numero di ore extra su richiesta della direzione negli ultimi tre anni, ma di non essere mai stati pagati per il lavoro extra. Nonostante le numerose promesse non mantenute che la questione sarebbe stata risolta, dopo che il loro reclamo era stato accettato, il problema non è mai stato affrontato, costringendoli a intensificare la loro azione.

I lavoratori hanno chiesto alla direzione del tribunale di risolvere la questione una volta per tutte per evitare ulteriori spese inutili con ulteriori azioni legali .

La lettera giudiziaria è stata firmata dall’avvocato Max Pace e dal procuratore legale Daniel Aquilina.