Malta
Grech sfida il governo: “via l’aumento contributivo per chi è nato dal 1976”
Published
4 giorni agoon
By
Redazione AI
Un nuovo governo nazionalista annullerà l’aumento dei contributi previdenziali per chi è nato dal 1976 in poi: questa la promessa di Bernard Grech, leader del Partito Nazionalista, lanciata in un messaggio chiaro e senza esitazioni. “Votate PN alle prossime elezioni perché sarà una delle prime cose che rimuoveremo” , ha dichiarato domenica, puntando il dito contro un governo che, secondo lui, avrebbe ingannato il paese.
Il ministro delle finanze ha recentemente annunciato che per ottenere una pensione piena, i lavoratori nati dal 1976 in poi dovranno contribuire per 42 anni. Ma per Grech, si tratta di una presa in giro: ricorda come il governo abbia giustificato la necessità di più lavoratori stranieri per salvaguardare le pensioni, mentre ora emerge “che era tutta una bugia” .
Nonostante il governo sostenga che il provvedimento non comporti un aumento dell’età pensionabile, il PN avverte che in realtà alcuni lavoratori dovranno lavorare oltre i 65 anni per poter andare in pensione. Grech ha risposto a una raffica di domande su vari argomenti – dal debito del partito agli incontri con sviluppatori, fino a temi roventi come aborto e cannabis – sollevando questioni e dubbi che non possono essere ignorati. Ha perfino riconosciuto che alcune delle misure proposte dal governo rappresentano “un passo nella giusta direzione” , ma le ha definite timide e senza visione, anticipando che il PN ha piani ben più coraggiosi.
Ogni anno il Labour celebra il bilancio come “un traguardo storico”, affermando che si tratti di un bilancio sociale, ha osservato Grech. Ma la domanda che pone è provocatoria: “La gente sta davvero meglio rispetto a prima?”
Grech ha attaccato duramente il governo per aver costretto i cittadini a trovare soluzioni per problemi che avrebbe dovuto risolvere lo Stato: persone che non possono più attendere i tempi infiniti della sanità pubblica e sono costrette a pagare migliaia di euro per operazioni private, o famiglie che ormai vivono nel timore di un blackout e si vedono costrette a investire in costosi generatori.
Nel tanto decantato “paese della qualità” annunciato dal governo, Grech nota l’assenza di una sola misura che vada chiaramente in quella direzione. Il leader PN garantisce che, con un piano a lungo termine, il suo partito cambierà davvero il volto dell’economia maltese, riducendo la dipendenza dai lavoratori stranieri e promuovendo un modello di crescita che rispetti i diritti di tutti.
Incontri con gli sviluppatori
Quando è stato incalzato sul suo presunto incontro con l’imprenditore Anton Camilleri Tal-Franċiż, sviluppatore del progetto Villa Rosa, e sulla possibilità di donazioni ricevute da lui, Grech ha offerto una risposta risoluta: “Il partito ha il dovere di incontrare tutti. Escludere qualcuno, per qualsiasi motivo, sarebbe discriminatorio” . E aggiunge un dettaglio cruciale: non è l’incontro in sé a contare, ma quello che si discute in quelle riunioni.
Grech attacca il governo, accusandolo di piegarsi ai desideri degli sviluppatori, mentre il PN, sostiene, si preoccupa di tutelare i diritti dei residenti. “Questo non significa che siamo contro lo sviluppo”, spiega, sottolineando che vuole vedere progetti di progresso realizzati, ma non “a spese della gente” .
Sulle donazioni, Grech è chiarissimo: “Non accetto mai donazioni personalmente. Se qualcuno mi consegna una busta, indipendentemente dalla somma, la passo subito ai responsabili del partito per l’emissione di una ricevuta.”
Piani locali e il debito del partito
Grech ha accusato il governo di voler modificare i piani locali solo per favorire uno sviluppo specifico. Se sarà il PN a guidare il paese, afferma, qualsiasi modifica sarà fatta solo dopo un processo trasparente e un’approfondita consultazione con esperti del settore. Inoltre, il PN condurrà studi di capacità per determinare il numero massimo di persone che ogni località può ospitare, garantendo che “il benessere della popolazione sia la nostra priorità” .
Alla domanda sui debiti del PN, Grech ha confermato che la situazione è sotto controllo e che il partito sta massimizzando l’uso delle proprie proprietà per generare entrate, senza la necessità di vendere alcun bene.
Fiducia e nuovo segretario generale
Nonostante i sondaggi di fiducia non brillanti, Grech si dichiara orgoglioso dei risultati raggiunti, affermando di aver portato il partito da uno svantaggio notevole a una situazione di “testa a testa con il Labour”. “Vorrei un indice di fiducia migliore, ma sono il padre di questa famiglia e, come spesso accade ai padri, resto indietro per far avanzare la mia famiglia” , ha commentato con una metafora carica di significato.
Infine, ha rivelato di avere alcune persone in mente per la posizione di segretario generale, che ha descritto come “un ruolo di enorme responsabilità”.
Cannabis e aborto
Grech ha precisato che un governo PN non abrogherà la legge sulla cannabis ricreativa, ma la “modificherà” per renderla più rispettosa delle esigenze della comunità. Non è accettabile, ha dichiarato, che i cittadini debbano subire “l’odore di cannabis consumata in pubblico” . Il PN si impegna a difendere i diritti delle famiglie e dei bambini, garantendo che tutti possano godere di aria pulita e serenità.
In tema di aborto, Grech ha ribadito la posizione pro-life del partito, affermando che tutti i membri del parlamento attuali sono favorevoli alla vita. “Preserveremo i diritti di tutti: del bambino, della madre e del padre” , ha sottolineato.
L’interrogazione di Glenn
Con l’imminente audizione di Glenn Micallef, candidato alla carica di commissario europeo per Malta, Grech ha espresso il suo sostegno e la speranza che Micallef rappresenti il paese al meglio. Tuttavia, non ha mancato di criticare il governo per non aver ottenuto per Micallef il portafoglio di commissario per il Mediterraneo, che considera un’opportunità persa per Malta.
Il consiglio generale del PN, dal tema “Malta Żagħżugħa” (Malta Giovane), si concluderà domenica prossima.
Foto: PN