Un ex deputato laburista coinvolto in uno degli scandali di frode più clamorosi degli ultimi anni, e documenti falsi che hanno alimentato una rete di inganni. Un rappresentante dell’Ufficio del Presidente sarà chiamato a testimoniare in tribunale per esibire il documento ufficiale che concede la grazia a centinaia di beneficiari coinvolti nel giro di frodi ai danni dei sussidi sociali.
Il governo ha scioccato l’opinione pubblica annunciando che chi aveva incassato illegalmente sussidi fingendo gravi disabilità avrebbe potuto ottenere la grazia presidenziale. Ma c’è un prezzo: per evitare il carcere, dovranno restituire il denaro rubato e testimoniare in tribunale. Un colpo di scena incredibile, ma che non si applica ai veri cervelli dietro questa truffa, un sistema che ha sottratto ben 6 milioni di euro dalle casse pubbliche!
Tra gli accusati c’è Silvio Grixti, dottore ed ex parlamentare del Partito Laburista, assieme a quattro altre persone, tutti con accuse gravissime pendenti.
Dopo l’annuncio del governo, centinaia di persone si sono precipitate a richiedere la grazia. A ogni richiesta ha fatto seguito una lettera, apparentemente standard, inviata dall’Ufficio del Presidente e firmata dal segretario del Presidente. Nella lettera si leggeva: “Dopo un’attenta valutazione” la richiesta di perdono “è stata accolta da sua Eccellenza, il Presidente di Malta, secondo i termini e le condizioni pubblicati nei comunicati stampa n. 240756 e n. 240672.”
Ma qui arriva il colpo di scena: l’avvocato Jason Azzopardi, difensore di alcuni dei beneficiari, ha fatto notare in tribunale che quella lettera non poteva sostituire il vero e proprio documento ufficiale di grazia, che nessuno aveva ancora visto!
In una situazione tanto incerta, tutte le parti coinvolte hanno concordato sulla necessità di fare chiarezza. Si è quindi deciso di convocare un rappresentante dell’Ufficio del Presidente in tribunale, per presentare il documento ufficiale e testimoniare sulla grazia presidenziale.
Foto: [Archivio Times Of Malta]
