Un nuovo scandalo scuote Gozo e accende le polemiche politiche a Malta: un architetto avrebbe incassato la strabiliante cifra di 700.000 euro dal Ministero di Gozo per la costruzione di una strada a Nadur. Ma la sorpresa non finisce qui: il progetto ha visto i suoi costi lievitare di ben 8 milioni di euro
rispetto al budget iniziale! Come è stato possibile che una spesa pubblica di questa portata sia sfuggita al controllo?
Venerdì scorso, i deputati del Partito Nazionalista (PN), Alex Borg e Joe Giglio, hanno espresso tutta la loro “preoccupazione” sulla “vicinanza” tra l’architetto Godwin Agius e il ministro Clint Camilleri. Secondo loro, questo legame potrebbe essere alla base di un’incredibile gestione delle risorse pubbliche che lascia più di un dubbio. Già a dicembre, era emerso che la costruzione di Triq L-Imġarr a Nadur, che doveva costare 10,5 milioni di euro, ha in realtà raggiunto i 18,5 milioni. Un buco di bilancio da 8 milioni di euro
che non lascia spazio a giustificazioni facili.
Ma non è finita qui. The Shift ha rivelato che l’architetto Agius avrebbe ricevuto ben 722.000 euro con un ordine diretto per lavorare su questo progetto, e che il suo ufficio è registrato in una proprietà che appartiene alla madre di Camilleri. “Siamo ancora in attesa di una spiegazione per queste spese,” ha dichiarato Borg, gettando un’ombra di dubbio su tutta la vicenda. E non è solo questa la controversia che coinvolge il ministero di Gozo: è emerso che Amanda Muscat, compagna dell’ex ministro Clayton Bartolo, avrebbe ricevuto dei compensi, in parte per aver lavorato come consulente proprio con il Ministero di Gozo. Nonostante Bartolo si sia dimesso a seguito dello scandalo, Camilleri
è rimasto al suo posto, suscitando ulteriori polemiche sulla sua gestione del potere.
A questo punto, i deputati Borg e Giglio hanno lanciato un appello alla popolazione, invitando i cittadini a partecipare alla manifestazione di protesta che il PN ha organizzato per il prossimo 9 marzo
. Un’occasione per chiedere conto di queste operazioni, che secondo loro dimostrano una gestione delle risorse pubbliche che lascia molto a desiderare.
Foto: [Archivio Times Of Malta]