Malta

Giovane ruba un telefono ma lo restituisce successivamente, dettaglio emerso in tribunale

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Un giovane disoccupato che avrebbe rubato 350 euro in contanti e un telefono cellulare dal furgone dei dolciumi di un vicino, restituendo poi il telefono dopo un apparente ripensamento, è stato posto in custodia cautelare mercoledì. 

Anwar Elnily, un 22enne disoccupato residente a Żabbar, è stato successivamente identificato come il sospetto attraverso i filmati delle telecamere di sicurezza di una pasticceria di Żabbar e di un ufficio adiacente.

Il furto è avvenuto lunedì mattina intorno alle 5:15. 

Un parente del proprietario della pasticceria ha successivamente identificato l’imputato come la persona che aveva visto uscire dal locale più tardi quel giorno, in pieno giorno. 

Quando i contanti sono scomparsi dal furgone Ford Transit, i sospetti sono caduti sul giovane che è stato successivamente collegato al presunto furto attraverso i filmati delle telecamere a circuito chiuso. 

Successivamente si è scoperto che il presunto ladro avrebbe anche preso dal furgone un iPhone del valore di circa 700 euro, insieme al denaro contante. 

Ma a quanto pare ha cambiato idea e ha riportato il telefono nel punto in cui l’aveva preso, ha spiegato l’ispettore dell’accusa Gabriel Kitcher.

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Dopo il suo arresto, il giovane ha scatenato un po’ di trambusto al carcere, sbattendo la testa contro il muro.

L’imputato, con la fronte intonacata, si è dichiarato non colpevole di furto aggravato, insulto e minaccia a quattro poliziotti oltre a violare le precedenti condizioni di cauzione. 

Una richiesta di libertà su cauzione è stata respinta per timore di manomissione delle prove oltre che per il carattere inaffidabile dell’imputato.

Il giovane, che ha ammesso di avere un problema di droga, aveva una serie di cause pendenti in tribunale e la polizia ha sempre avuto difficoltà a notificare il preavviso, ha sostenuto il pubblico ministero. 

La difesa ha sottolineato che la quantità di denaro presumibilmente rubato era minima. 

Tuttavia, dopo aver ascoltato le osservazioni, il tribunale, presieduto dal magistrato Marse-Ann Farrugia, ha respinto la richiesta, ordinando che l’imputato fosse monitorato da un agente di sorveglianza. 

Avvocato Mario Caruana è stato patrocinatore legale. 

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