Malta

Fringuelli: i cacciatori maltesi pronti a cambiare le regole del gioco

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I cacciatori maltesi sono pronti a scatenare una rivoluzione nella cattura dei fringuelli, sfidando l’Unione Europea con una strategia sorprendente e controversa: diventare come BirdLife! Sì, proprio così. L’FKNK (Federazzjoni Kaċċaturi Nassaba Konservazzjonisti) sta proponendo di trasformare i loro membri in veri e propri scienziati sul campo, per continuare a catturare fringuelli senza infrangere le rigide leggi europee. E la loro richiesta è chiara: se BirdLife può farlo, perché non possiamo farlo noi? Una sfida che potrebbe scatenare un vero e proprio terremoto nel mondo della conservazione.

Nonostante Malta sia stata condannata per ben due volte dalla Corte di Giustizia Europea per aver permesso la cattura dei fringuelli, l’FKNK insiste: “I cacciatori sono molto più utili ai progetti di ricerca rispetto a chi cattura uccelli per BirdLife.” E per sostenere questa affermazione, portano un dato shockante: in una sola stagione, quella del 2016-2017, i trappers maltesi hanno catturato più fringuelli di quanti BirdLife sia riuscita a catturare in oltre 44 anni! Una dichiarazione che lascia poco spazio ai dubbi: “L’efficacia del metodo dei trappers rispetto all’uso delle reti da nebbia è lampante .”

BirdLife utilizza tecniche più “scientifiche” per catturare gli uccelli, come le reti da nebbia nell’ambito del programma internazionale Euring. Una volta catturato, l’uccello viene pesato, si registra il suo sesso e gli si applica un piccolo anello identificativo prima di liberarlo. Ma i cacciatori maltesi preferiscono il loro metodo tradizionale: usano uccelli in gabbia come esca per attirare i fringuelli selvatici nelle reti.

Ed è proprio qui che il governo maltese entra in gioco. La richiesta dell’FKNK è semplice: insegnare ai trappers a inanellare gli uccelli, permettendo loro di partecipare ai programmi di ricerca scientifica, utilizzando però il loro metodo, che definiscono più efficiente. In poche parole, vogliono trasformarsi in veri e propri esperti della cattura e inanellamento, con il supporto di professionisti che il governo dovrebbe assumere per assisterli.

Ma non tutti sono d’accordo. BirdLife non ci sta e attacca duramente la proposta: “Con 3.500 cacciatori registrati, è impossibile condurre una campionatura credibile della popolazione di fringuelli che passa per Malta ,” ha dichiarato Nicholas Barbara, responsabile della conservazione per BirdLife Malta. Ma non è tutto. Secondo BirdLife, l’utilizzo di fringuelli in gabbia come richiamo è una pratica crudele che ha già portato all’importazione massiva di uccelli dall’Italia, soprattutto dalla Sicilia. Un attacco frontale a una proposta che potrebbe trasformare radicalmente la gestione della fauna selvatica nell’isola.

Il governo maltese, intanto, non è nuovo a questo tipo di polemiche. Nel 2018, la Corte Europea aveva già dichiarato illegale la cattura dei fringuelli a Malta, perché non rispettava la deroga dell’UE che permette la cattura in numeri limitati. Nonostante ciò, Malta ha ripreso la cattura dei fringuelli nel 2020, usando la scusa della “ricerca scientifica”. Ma questa giustificazione è stata nuovamente rigettata dalla Corte a inizio mese.

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Gozo Minister Clint Camilleri, lui stesso trapper, ha difeso a spada tratta il programma di ricerca del governo, affermando che la Corte non aveva compreso il modo in cui Malta aveva strutturato il progetto. Ma BirdLife Malta non si lascia intimidire: “Il governo ha cercato di ingannare la Commissione, ma ha fallito miseramente,” ha tuonato Nicholas Barbara. Secondo l’associazione, la legge che imponeva il rilascio degli uccelli catturati è stata sistematicamente ignorata dai trappers: 51.000 fringuelli  sarebbero stati catturati e mai liberati. Un’accusa pesantissima che mette ulteriormente sotto pressione il governo.

Non tutti, però, sono dalla parte dei cacciatori. Lucas Micallef, presidente dell’FKNK, ha cercato di prendere le distanze da chi non rispetta la legge: “I cacciatori che non rilasciano gli uccelli infrangono la legge. Non possiamo appoggiare tali comportamenti .” Ma il dibattito rimane acceso, e sembra che la battaglia tra ambientalisti e cacciatori sia destinata a continuare ancora a lungo. Chi vincerà questa guerra per i fringuelli di Malta?

Foto: Natalino Fenech

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