Una nuova campagna per insegnare ai cittadini come riconoscere il bracconaggio illegale dei fringuelli potrebbe trasformarsi in una vera e propria trappola legale per chi vi prende parte. A lanciare questo avvertimento è la Federation for Hunting and Conservation (FKNK), che ha reagito con durezza all’iniziativa annunciata da BirdLife Malta la scorsa settimana.
L’organizzazione ambientalista ha lanciato una guida che invita i cittadini a denunciare i siti di cattura non autorizzati, fornendo loro dettagli su come documentare, preservare prove e segnalare ogni attività sospetta alle autorità. Ma FKNK lancia l’allarme: questa campagna, mirata specificamente alla cattura dei fringuelli protetti – una pratica dichiarata illegale dalla Corte di Giustizia Europea – mette a rischio chiunque decida di agire.
Secondo FKNK, l’invito di BirdLife a segnalare la presenza di fringuelli usati come esche senza l’anello chiuso è “legalmente instabile”. Controllare l’esistenza di tale anello su un uccello vivo, infatti, richiederebbe una verifica diretta che solo la polizia o gli ufficiali autorizzati possono effettuare. “I cittadini rispettosi della legge dovrebbero quindi essere avvisati che agire diversamente potrebbe portarli a commettere reati di violazione di proprietà, uso improprio dei diritti o addirittura molestie nei confronti dei trappolatori autorizzati” ha avvertito FKNK, che consiglia ai trappolatori di denunciare alla polizia ogni “ispezione non autorizzata o interferenza”
.
La FKNK non usa mezzi termini e accusa la campagna di essere “fuorviante” e di mirare a screditare la tradizione della caccia. “La campagna che invita i cittadini a prendere iniziative contro i trappolatori di fringuelli non è solo un attacco alla pratica stessa, ma anche una sfida deliberata al Governo maltese e al supporto di FKNK per il ‘Programma di Ricerca sui Fringuelli’”, ha dichiarato l’organizzazione, aggiungendo che il governo maltese avrebbe dovuto aspettarsi “maggiore gratitudine”
da parte di BirdLife, visto che quest’ultima riceve fondi statali. I cacciatori e trappolatori, invece, devono pagare di tasca propria le tasse sulle licenze, oltre alle altre spese e acquisti connessi alla loro attività.
Inoltre, FKNK sottolinea come la campagna sembri indirizzata “ai cittadini maltesi e non necessariamente ai nazionali maltesi”
, e ha sfidato BirdLife a fornire prove concrete per giustificare l’impressionante cifra di oltre 51.400 fringuelli, che, secondo quanto dichiarato dall’associazione ambientalista, sarebbero stati catturati illegalmente lo scorso anno.
Foto: BirdLife Malta