Un’inquietante serie di accuse ha portato all’arresto di Jurgen Cassar, un 39enne di Qormi, che ora si trova in custodia per un presunto attacco incendiario. La corte ha ascoltato lunedì che l’uomo sarebbe fuggito dalla scena del crimine in sella a una motocicletta rubata, sottratta circa un mese fa. I dettagli emersi in aula hanno dipinto uno scenario da film: fiamme, furti e una fuga rocambolesca.
Cassar ha negato ogni accusa, dichiarandosi non colpevole di aver dato fuoco a quattro auto, di furto aggravato, violazione delle condizioni di cauzione e recidiva. Ma le prove sembrano stringere il cerchio attorno a lui. L’ispettore Shawn Pawney ha raccontato che l’attacco è avvenuto nelle prime ore del 1º marzo, in un deposito di Qormi. Analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza, la polizia ha identificato la motocicletta usata durante l’attacco, scoprendo poi che era stata rubata con largo anticipo.
La cattura di Cassar è avvenuta grazie a un’operazione di monitoraggio meticolosa: gli agenti lo hanno arrestato proprio mentre cercava di rimettersi in sella alla moto. Ma non finisce qui. Le indagini hanno rivelato un colpo di scena: l’uomo sarebbe coinvolto anche in una rapina a mano armata a Ħamrun, avvenuta appena una settimana prima, il 23 febbraio. Un intreccio di crimini che fa sembrare la sua posizione sempre più compromessa.
In aula, l’avvocato difensore Matthew Xuereb ha tentato il tutto per tutto, chiedendo la libertà su cauzione per Cassar. Ha spiegato che l’imputato vive attualmente con la madre ed era disposto a rispettare qualsiasi condizione imposta dalla corte. Ma l’accusa non ha lasciato spazio a concessioni. L’avvocato Brendan Hewer ha risposto con fermezza, evidenziando il passato criminale di Cassar: “Le sue condanne precedenti dimostrano chiaramente che non rispetterebbe le condizioni di cauzione”
, ha dichiarato, aggiungendo che esisteva anche un rischio concreto di inquinamento delle prove.
Hewer ha descritto il caso come un “mélange”
di accuse, sottolineando che i testimoni civili dovevano ancora essere ascoltati. La richiesta di libertà su cauzione è stata quindi respinta senza esitazioni dal magistrato Joseph Gatt, che ha anche ordinato il congelamento dei beni di Cassar.
A sostenere l’accusa c’erano gli ispettori Shawn Pawney ed Elisia Scicluna, affiancati dall’avvocato dell’AG Brendan Hewer. La difesa è stata invece affidata all’avvocato Matthew Xuereb.
Foto: Matthew Mirabelli.