Un uomo di 36 anni, originario di Birżebbuġa, si è ritrovato nuovamente in tribunale, dopo essere già stato condannato con una pena detentiva sospesa per aver terrorizzato la sua ex fidanzata. Questa volta, però, le accuse sono ancora più gravi: avrebbe violato un ordine restrittivo presentandosi faccia a faccia con la donna in un bar, sfidando apertamente la legge.
L’ordine restrittivo, emesso il 19 dicembre 2024, mirava a proteggere la vittima dopo mesi di incessanti molestie. L’uomo era stato condannato a 18 mesi di carcere, sospesi per tre anni, per aver ripetutamente telefonato alla sua ex e per essersi presentato sul suo luogo di lavoro nonostante la loro rottura. Ma nemmeno questo sembra averlo fermato.
Durante l’udienza di venerdì, presieduta dal magistrato Lara Lanfranco, sono emersi nuovi dettagli scioccanti. L’ispettore Audrey Micallef ha raccontato che la donna, spaventata, aveva denunciato l’uomo alla polizia, sostenendo che si era recato in un bar di Żebbuġ dove lei si trovava con amici, tentando di parlarle. Inoltre, ha aggiunto che l’uomo avrebbe cercato di contattarla telefonicamente usando un numero sconosciuto, ma lei ha riconosciuto chiaramente la sua voce. Tutto questo sarebbe accaduto mentre l’ordine restrittivo, che gli vietava ogni contatto con la vittima, era ancora in vigore.
In sua difesa, l’avvocato Victor Bugeja ha sostenuto che il suo cliente “non ha mai minacciato né spaventato la donna” e che, al contrario, sarebbe stata lei a contattarlo, invitandolo a incontrarsi. Ma le accuse rimangono pesanti, e il tribunale non ha mostrato alcuna indulgenza.
L’uomo è stato trattenuto in custodia cautelare, con una specifica raccomandazione del tribunale: il direttore del carcere deve garantire che gli venga fornito il supporto necessario per affrontare i suoi problemi di tossicodipendenza mentre è in detenzione preventiva.
Foto: Times of Malta