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Malta

espulsioni imminenti: malta a rischio di perdere una comunità etiope integrata

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Il Partito Nazionalista lancia un grido di allarme: una comunità etiope, ben radicata a Malta e che da anni contribuisce all’economia locale, rischia l’espulsione. Il governo dovrebbe fare un’eccezione per queste persone che hanno dimostrato di essere parte integrante della nostra società, ha dichiarato il partito con toni accesi.

Questo appello disperato arriva dopo che è emerso che la comunità etiope è “sotto shock” e vive in un clima di terrore. Decine di persone, che hanno vissuto e lavorato legalmente a Malta per quasi due decenni, sono state improvvisamente arrestate. Il destino che li attende è inquietante: la detenzione e la deportazione in Etiopia.

Il Ministero degli Affari Interni ha cercato di giustificare l’operazione, affermando che chi arriva illegalmente a Malta senza diritto alla protezione internazionale viene invitato a optare per un ritorno volontario.

Ma Darren Carabott, ministro ombra degli Affari Interni, non ci sta. In una dichiarazione vibrante, ha condannato con forza la decisione del governo, chiedendo a gran voce che i “20” cittadini etiopi coinvolti siano trattati con umanità e comprensione. “Dopo aver vissuto a Malta per così tanto tempo, integrandosi pienamente nella nostra comunità, fondando famiglie e contribuendo all’economia, meritano un trattamento diverso”  ha dichiarato con enfasi.

Carabott ha ammesso che inizialmente questi individui sono entrati a Malta in modo irregolare, ma ha puntato il dito contro il governo, denunciando il ritardo scandaloso nel processare le loro richieste di protezione internazionale. “Alcune di queste persone aspettano una risposta da 19 anni! Questo richiede un’attenzione speciale” ha dichiarato. Non ha risparmiato critiche alla gestione dell’immigrazione da parte del governo, descrivendola come “incoerente e contraddittoria” .

“Da un lato, il governo ha distribuito permessi di soggiorno a migliaia di individui provenienti da paesi terzi nell’ultimo decennio; dall’altro, ora vuole deportare chi ha costruito una vita qui”, ha dichiarato con indignazione.

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Carabott ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità urgente di migliorare il sistema di gestione delle richieste di protezione internazionale. “Non possiamo permettere che si ripetano casi simili; è un fallimento totale del sistema di immigrazione” , ha concluso.

Infine, ha invocato un approccio più umano e giusto all’immigrazione, soprattutto quando si tratta di persone che hanno messo radici profonde a Malta. Carabott ha esortato il governo a rivedere il modello economico attuale, criticandolo aspramente come insostenibile e privo di pianificazione.

Foto: Chris Sant Fournier

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